Caffè, fino a 5 tazzine al giorno allungano la vita
18 Novembre 2015 - di Mari
WASHINGTON – Amanti del caffè, contrordine: bere ogni giorno anche cinque tazzine non fa male, tutt’altro, diminuisce l’incidenza di morti premature per qualsiasi causa. La scoperta, in controtendenza rispetto a tutte le linee guida date negli ultimi anni, arriva da uno studio della Harvard University. In particolare, hanno scoperto gli studiosi americani, il caffè abbasserebbe il rischio di ammalarsi di diabete, malattie cardiovascolari, neurologiche e morbo di Parkinson.
Una buona notizia per gli amanti della tazzina che temono l’arrivo del prossimo parere dell’Organizzazione mondiale della sanità previsto nei prossimi mesi su alcuni possibili rischi legati proprio al consumo di caffè.
I dati pubblicati dai ricercatori di Harvard arrivano dall’analisi della salute seguita per 30 anni di circa 160.000 donne e di 40.000 uomini. Tutti i volontari hanno compilato questionari sulle loro abitudini alimentari ogni 4 anni. Dall’analisi degli studiosi è apparso che i consumatori abituali moderati (ossia di 3-5 tazzine al giorno di caffè) hanno sofferto meno morti premature, sia bevendo la bevanda caffeinata che decaffeinata.
I maggiori benefici sono stati osservati tra i volontari che assumevano le suddette quantità di caffè ogni giorno e non fumavano: tra di loro il rischio di morti premature sono risultati inferiori dell’ 8-15%. Il motivo, secondo il professor Ming Ding, autore dello studio, sarebbe la presenza di anti-ossidanti, magnesio e sostanze bio-attive che riducono la resistenza all’insulina e le infiammazioni sistemiche. Allo stesso tempo, però, il professor Ding chiede che vengano effettuati nuovi studi per essere certi di questa “protezione” data dal caffè.