Caldo e umidità, attenzione a flebiti e trombosi acute
24 Agosto 2013 - di Mari
ROMA – Il caldo non allenta la presa. Nonostante qualche acquazzone le temperature sono ancora alte. E alto deve restare l’allerta per patologie a cui si è esposti con l’estate, come trombosi acute e flebiti.
I problemi vascolari che provocano queste patologie aumentano soprattutto con l’umidità: insieme al caldo induce la vaso-dilatazione, e quindi il rigonfiamento di tutte le vene. Si verifica quindi un ristagno dei liquidi soprattutto a livello delle gambe, che si gonfiano e lasciano intravvedere le vene.
Sudando, poi, si perdono liquidi a discapito della componente liquida del sangue. Aumenta così la concentrazione di globuli rossi e i rischi di coaguli nei vasi. Per questo chi soffre già di patologie alle arterie deve fare attenzione alla trombosi. Chi, invece, ha problemi venosi corre il rischio di flebiti.
Gli esperti consigliano di bere molta acqua e di cercare di stare il più possibile in ambienti freschi e deumidificati. Importante anche muoversi, l’unico modo per contrastare il ristagno.