Prevenzione cancro al seno, foto Ansa
Il cancro al seno torna a essere il big killer tra le varie patologie tumorali, superando anche quelle maschili. La colpa di tale aumento va cercata nella storia degli ultimi due anni e mezzo. Con la pandemia da Covid-19, la prevenzione ha subito una battuta d’arresto. Una situazione allarmante, che va arginata il prima possibile.
“Dopo tre anni di emergenza Covid, il cancro al seno è tornato a essere il big killer tra tutte le patologie tumorali, superando anche quelle maschili: la stima ci dice che nel corso dell’anno avremo oltre 55.700 donne che in Italia si ammaleranno di tumore alla mammella, con un picco del 40% sulle donne con meno di 50 anni e con una mortalità per almeno 10mila unità, a causa di diagnosi tardive”. Questo l’allarme del presidente nazionale della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt), Francesco Schittulli.
“Siamo di fronte a una vera e propria pandemia – ha spiegato Schittulli – contro la quale la Lilt ha schierato il proprio esercito di medici per divulgare la propria cultura della prevenzione, per visitare quante più donne possibili, perché individuare un tumore quando è piccolissimo, pochi millimetri, significa guarire”. “Oggi dobbiamo dividere la nostra vita in un pre e post-pandemia Covid – ha sottolineato ancora -. Le cure contro il cancro erano riuscite ad allungare l’aspettativa di vita dei pazienti, sino a 85 anni”.
“L’esperienza ormai ci dice che quando riusciamo a individuare in tempo la presenza di un tumore noi riusciamo a vincere la battaglia e a salvare anche il 98% dei pazienti”. “Nei tre anni di lockdown abbiamo assistito a una situazione paradossale, si è accantonata la prevenzione e la diagnosi precoce e si è parlato solo della pandemia da Covid, come se non ci fosse una pandemia di cancro”. “Le donne sono quelle che oggi ne pagano le conseguenze peggiori, hanno pensato ai figli, ai mariti, alle famiglie, tralasciando la prevenzione e oggi il tumore al seno è tornato a essere il big killer divenendo la patologia oncologica più diffusa”.
“Lo scorso anno – ha sottolineato – abbiamo registrato 390.700 nuovi casi di cancro in Italia, e questo significa che ogni giorno 1.071 persone hanno avuto una diagnosi, e ogni giorno sono morte 496 persone di cancro. E questi sono numeri da pandemia, più del Covid, per questo la Lilt ha chiesto al Governo di istituire il bollettino quotidiano o settimanale del cancro, per mantenere alta la guardia”. Fonte: Ansa.
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