Cancro al seno, la terapia in pillole efficace: lo studio
4 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Contro il cancro al seno, la chemioterapia “metronomica”, da assumere a casa in normali compresse a basse dosi, risulta più efficace e meno tossica rispetto a quella tradizionale. Questo il risultato dello studio accademico Meteora-II, coordinato dall’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, con il patrocinio dell’IbcsG (International Breast Cancer Study Group) e pubblicato su Jama Oncology.
I dati erano stati anticipati all’ultimo congresso Esmo (European Society of Medical Oncology) di Parigi, ben accolti dalla comunità scientifica e dai pazienti. “Grazie allo studio ‘Meteora’ – spiegano gli autori – abbiamo una ulteriore opzione terapeutica per le nostre pazienti che devono ricevere una chemioterapia”.
Lo studio
Lo studio è durato dal settembre del 2017 al gennaio del 2021 e ha coinvolto 140 pazienti con tumore metastatico di tipo Er+/Erb2. Le partecipanti provenivano da 15 centri oncologici italiani ed era stato somministrato loro un ciclo di chemioterapia o due cicli di terapia endocrina. Le pazienti sono state randomizzate in due bracci: uno ha seguito lo schema metronomico Vex (Vinorelbina, Ciclofosfamide e Capecitabina) e l’altro ha assunto la chemioterapia tradizionale con Paclitaxel per via endovenosa. In base allo studio, la terapia con schema Vex si è dimostrata superiore rispetto alla chemioterapia standard, per quanto riguarda l’efficacia e gli effetti collaterali, non causando per esempio la caduta dei capelli.
I vantaggi della terapia metronomica contro il cancro al seno
La terapia metronomica rallenta il tempo di progressione di circa quattro mesi e riduce il rischio di dover interrompere la terapia per effetti collaterali. Questo porta a un vantaggio in termini di tempo di tre mesi e mezzo. Ma ciò che è più importante è la qualità di vita della donna. Le pazienti non solo non perdono i capelli, ma non devono andare una volta al mese in ospedale per ricevere un’alta dose di farmaci. E’ fondamentale sottolineare che le pazienti devono essere seguite in centri super specializzati.
Le tossicità esistono anche con la somministrazione metronomica, ma possono essere gestite con la personalizzazione, adattando quindi i tempi e i modi dell’assunzione della terapia alle caratteristiche individuali di ogni paziente, focalizzandosi sulla sua personale risposta ai farmaci.
“Abbiamo iniziato a studiare la terapia metronomica all’Ieo circa 25 anni or sono, sulla base di alcune evidenze precliniche che evidenziavano come i tempi e i modi di somministrazione giocassero un ruolo importante nelle cure chemioterapiche”, dice Marco Colleoni, direttore della divisione di Senologia medica e co-chair del scientific committee dell’Ibcsg.