Cancro al seno, mammografia: ecco ogni quanto va fatta
24 Agosto 2016 - di Mari
MADISON – Tumore al seno, ogni quanto tempo bisogna sottoporsi ad una mammografia per monitorare il rischio di cancro? Ogni anno o ogni tre anni? La prevenzione fa fatta su misura. E’ quanto sottolinea un nuovo studio dell’Università del Wisconsin-Madison pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine.
Per le donne a basso rischio di tumore al seno potrebbe essere sufficiente una mammografia di screening ogni tre anni, mentre per quelle con un tessuto mammario più denso e a rischio maggiore ne servirebbe una annuale, sottolineano i ricercatori americani.
Gli studiosi hanno usato i dati disponibili sugli screening negli Stati Uniti insieme a quelli di sopravvivenza e sui falsi positivi per stimare la diversa efficacia negli intervalli tra gli esami.
Per le donne che hanno tra i 50 e i 74 anni e che non hanno particolari fattori di rischio è emerso che fare l’esame ogni tre anni non aumenta la mortalità e riduce i falsi positivi. Al contrario quelle con un seno più denso e a più alto rischio che hanno fatto lo screening annuale hanno visto ridursi il rischio di morte. “I tumori al seno sono più difficili da trovare se il tessuto è denso, spiega in un editoriale di accompagnamento Christine Berg della Johns Hopkins University School of Medicine, uno screening annuale è utile per valutare piccole variazioni”.
Per quanto riguarda l’Italia, ad oggi le raccomandazioni ufficiali prevedono una sorta di via di mezzo, ovvero che le donne tra i 50 e i 69 anni di età si sottopongano ad uno screening ogni due anni.