Cancro alla prostata, troppe ore in bici aumentano il rischio
19 Luglio 2014 - di Mari
LONDRA – Andare in bicicletta può aumentare il rischio di tumore alla prostata. Allo stesso tempo, però, non pregiudica la fertilità e nemmeno l’erezione. E’ quanto rivela uno studio dello University College di Londra pubblicato sul Journal of Men’s Health.
I ricercatori britannici hanno osservato 5.300 uomini inglesi fra i 16 e gli 88 anni che passavano in bici tra le tre e le nove ore a settimana, e ne hanno valutato l’esposizione alla malattia.
La buona notizia è che andare in bicicletta non pregiudica la funzione erettile, compromessa, invece, dall’ipertensione e dal fumo, e nemmeno la fertilità. La cattiva notizia è che può aumentare, anche se solo leggermente, il rischio di cancro alla prostata fra chi ha più di 50 anni e pedala più di quattro ore alla settimana.
Quello dello University College di Londra è il primo studio che dimostra il legame tra ciclismo e tumore alla prostata, che potrebbe essere causato da danni perineali frequenti tra chi trascorre molte ore in sella ad una bici. Già noto, invece, il nesso tra il ciclismo e il tumore ai testicoli, prodotto anche dai traumi ripetuti allo scroto.