BALTIMORA – Per diagnosticare il cancro alle ovaie e quello alla parete dell’utero (l’endometrio) presto potrebbe bastare un semplice pap test.
Al momento questo esame del materiale genetico permette di rilevare la presenza di un eventuale cancro alla cervice dell’utero, analizzando le cellule presenti nel fluido cervicale.
I ricercatori dell’Università di Baltimora hanno, però, scoperto che nel fluido cervicale spesso sono presenti anche cellule provenienti dalle ovaie e dall’nedometrio, cioè la parete dell’utero.
Così attraverso il sequenziamento del Dna si può individuare la presenza eventuale di mutazioni associate a dei tumori in queste cellule.
Le mutazioni più frequenti nei tumori alle ovaie e all’endometrio sono dodici. Se si riscontra la loro presenza nei campioni di fluido cervicale si ha la diagnosi di un tumore, anche se il grado di precisione non è ancora elevatissimo.
La speranza è che questo approccio non invasivo ed economico possa essere perfezionato, dando la possibilità di una diagnosi semplice e sicura attraverso un esame a cui le donne si sottopongono con una certa frequenza.
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