Carboidrati ci fanno ingrassare? Il test per scoprirlo
24 Ottobre 2016 - di Mari
LONDRA – I carboidrati ci fanno ingrassare oppure no? Basta un cracker per capirlo. Merito di un rapido e semplice “test genetico” fai da te che ci spiegherà perché, per esempio, la nostra amica può mangiare pane e pasta in abbondanza senza mettere su un etto mentre noi appena mangiamo un panino ci gonfiamo come una palla.
Il segreto, spiega il Daily Mail, è nei geni. E questo semplice test messo a punto dalla genetista Sharon Moalem spiega perché ognuno di noi digerisce e “processa” il cibo in modo differente, e ci dice se possiamo oppure no mangiare carboidrati senza ingrassare.
Il segreto è uno: quando si inizia a mangiare in base a quello che richiedono i nostri geni non si torna più indietro. Molte persone, per esempio, hanno un enzima nella loro saliva, chiamato amilasi, in grado di trasformare le grosse molecole di amido in zuccheri semplici che possono essere facilmente usati dal nostro organismo come energia. Ma alcune persone contengono pochissima amilasi, o nessuna. E in questi casi il processo per trasformare carboidrati in energia è molto più complesso e lungo.
Più i tuoi antenati hanno mangiato amidi nella loro dieta nel corso delle generazioni, e più copie di geni AMY1 tu avrai ereditato. Per esempio, se i tuoi antenati erano contadini che coltivavano cereali, sicuramente ne hanno mangiati in abbondanza, e quindi tu sarai facilitato nel “processare” l’amido. Al contrario, se i tuoi antenati mangiavano più carne che patate, allora sarà più facile che tu abbia poca amilasi.
Per questo motivo alcune persone sono geneticamente più predisposte all’obesità e al diabete e altre no. Per esempio, persone che hanno pochi geni AMY1 e mangiano molti carboidrati e amidi sono più propense a diventare obese.
IL TEST – Veniamo ora al test: bisogna vedere quanto tempo dobbiamo masticare un cracker per sentire il gusto cambiare. In base a questa misurazione si può capire se siamo persone che può mangiare carboidrati senza ingrassare oppure no.
Se, masticando, il sapore non cambia allora siamo persone, per così dire, nella norma. Prima di iniziare il test, è meglio accumulare un po’ di saliva in bocca. Quindi mettiamo un cracker in bocca e iniziamo a masticare. Facciamo molta attenzione al gusto che sentiamo. Appena sentiamo che il sapore cambia, smettiamo di masticare e annotiamo il tempo. Se entro trenta secondi il sapore resta lo stesso, annotiamolo. Il test fa eseguito tre volte, per essere certi del risultato.
Se il cambio di sapore avviene entro 14 secondi, allora vuol dire che possiamo mangiare carboidrati senza problemi, perché l’amilasi funziona bene.
Se il cambio avviene dopo 15 secondi ma prima di 30 secondi, allora dobbiamo mangiarne con moderazione. Se dopo trenta secondi ancora non abbiamo avvertito alcuna modifica, allora meglio limitare i carboidrati, perché ci fanno ingrassare.