STRESA – Carboidrati, sì alla pasta al dente, no al pane. Lo stabilisce l’indice glicemico, il vero dato importante di questi alimenti. La “classifica” arriva dal primo summit sull’indice glicemico che si è appena svolto a Stresa, organizzato da due associazioni no profit, l’italiana Nfi (Nutrition Foundation of Italia) e la Statunitense Oldways.
Gli esperti hanno sottolineato quanto conti la qualità del carboidrato, e in particolare il suo indice glicemico. Questo permette di distinguere tra i carboidrati che vengono assorbiti e digeriti lentamente, come la pasta cotta al dente, e quelli che vengono assorbiti con rapidità, alzando troppo bruscamente glicemia e insulinemia.
Tra i carboidrati da evitare ci sono tutti gli zuccheri semplici, come il fruttosio, e alcuni zuccheri complessi, come quelli presenti nel pane bianco.
E l’osservazione non riguarda solo chi vuole dimagrire o chi soffre di diabete. Un indice glicemico basso riduce il rischio di ammalarsi sia di diabete di tipo 2 sia di malattie coronariche. In ogni caso, un’altra conferma che la pasta della dieta mediterranea fa bene.
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