Cardiopatici, il sesso non fa male
23 Gennaio 2012 - di Mari
Un infarto non pregiudica la vita sessuale: per tutti coloro che hanno avuto problemi cardiaci e vascolari una normale attività sessuale non fa male, anche se il timore per chi ha avuto un ictus o un infarto può essere grande.
A rassicurare però tutti i cardiopatici – e non solo – ci pensa una ricerca dell’American Heart Association. Scrive il il dottor Glenn N. Levine, autore delo studio: “L’attività sessuale è una questione di maggiore qualità della vita per gli uomini e le donne con malattie cardiovascolari e i loro partner. Purtroppo, le discussioni circa l’attività sessuale raramente hanno luogo nel contesto clinico. Alcuni pazienti ritardano l’attività sessuale, quando in realtà è relativamente sicura per loro. D’altra parte, ci sono alcuni pazienti per i quali può essere ragionevole rinviare l’attività sessuale fino a quando siano stati valutati e si siano stabilizzati”.
Ci sono alcune raccomandazioni. Innanzitutto la valutazione deve essere fatta dal proprio medico, e prima di riprendere una vita sessuale bisogna aver fatto una riabilitazione cardiaca, meglio se accompagnata da una regolare attività fisica.
Per quanto riguarda le donne con disturbi cardiovascolari è importante che siano informate sulla sicurezza e l’opportunità di metodi contraccettivi e la gravidanza in base al loro profilo come pazienti.
I pazienti con grave malattia cardiaca che hanno sintomi con una minima attività fisica non devono essere sessualmente attivi fino a quanto tutti i sintomi non si sono stabilizzati.
I farmaci per il trattamento della disfunzione erettile sono generalmente sicuri per gli uomini che hanno una malattia cardiovascolare stabile, anche se è sempre meglio consultare il medico. Allo stesso tempo non vanno mai sospesi i farmaci che migliorano i sintomi cardiovascolari.
E se ci sono problemi a livello di funzioni, spesso la causa è psicologica, legata ad ansia o a depressione.