Cervicale, falsi miti e cure reali: yoga, capelli bagnati…
27 Ottobre 2015 - di Mari
ROMA – Cervicale, un dolore e un fastidio per sei italiani su dieci. Fanno male il collo, la nuca, le spalle, a volte il malessere è tale da provocare nausea, se non addirittura vomito. Quindici milioni di italiani sanno di che cosa stiamo parlando.
Le cause, spiega Mabel Bocchi sulla Gazzetta dello Sport, possono essere le più diverse: posture sbagliate, troppo tempo davanti al computer, ma anche sport praticati male o situazioni psicologiche gestite in modo scorretto. Sono tutte situazioni che possono portare ad una eccessiva contrattura muscolare e al conseguente dolore.
Oltre a queste cause, scientificamente provate, ci sono moltissime credenze popolari inesatte. Mabel Bocchi ne ha raccolte alcune:
1. LO STRESS NON C’ENTRA NULLA — FALSO Lo stress è un fattore di rischio per lo sviluppo di cervicalgia. Momenti difficili della nostra vita non influiscono solo sul sistema nervoso, ma anche sul corpo. La postura diviene più rigida e soprattutto i muscoli delle spalle si contraggono e portati in alto, in una posizione che se assunta per un tempo prolungato può provocare il disturbo.
2. LO YOGA È INUTILE — FALSO Lo yoga può essere molto utile per combattere la cervicale, soprattutto se il dolore deriva da contratture da stress. Ritrovando una serenità interiore e abbinandola a esercizi specifici di stretching e rilassamento, si ottengono notevoli miglioramenti.
3. SBALZI DI TEMPERATURA E COLPI D’ARIA POSSONO PROVOCARLA — VERO E FALSO Un’eccessiva differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno, correnti fredde o l’aria condizionata non possono esserne la causa, ma certamente accentuano qualcosa che è già in atto. Il tenere al caldo il collo con una sciarpa aiuta, evitando strappi o malanni simili, ma non fornisce protezione contro il dolore o l’incidenza della cervicale.
4. LA CERVICALE È PER SEMPRE — FALSO Se non sono state accertate patologie alla colonna vertebrale (artrosi, ernie, spondilosi etc.), è sufficiente sottoporsi a una riabilitazione posturale e ad alcuni esercizi di stretching per guarire del tutto.
5. L’ARTROSI CERVICALE SI PUÒ CURARE — FALSO Si tratta di una malattia degenerativa che interessa le vertebre del collo, provocando cefalee e dolore anche a spalle e braccia. L’artrosi cervicale non si cura, nel senso che non è possibile fermare la degenerazione dei dischi intervertebrali del collo, però esistono diversi interventi lenitivi, che aiutano a placare i vari sintomi, soprattutto il più fastidioso, ossia il dolore al collo.
6. IL CAMBIO DI STAGIONE O DI TEMPO INFLUISCONO SUL DOLORE — FALSO E’ una delle credenze popolari più diffuse, ma anche del tutto errata. Se fosse davvero così, tutto il nostro organismo ne risentirebbe, e non solo il collo.
7. MAI USCIRE CON I CAPELLI BAGNATI — FALSO Una persona sana, che non soffre di stress o di disturbi vari alla colonna vertebrale, come ernie discali, artrosi o altro, può tranquillamente evitare di asciugarsi sempre i capelli, specie quando la temperatura esterna non è rigida. Al massimo si rischia un raffreddamento dei muscoli del collo.
8. I TACCHI ALTI LA PROVOCANO — VERO Le calzature con tacchi troppo alti, oltre alla cervicale possono procurare altri dolori o fastidi localizzati nella regione dorso-lombare della colonna vertebrale, ginocchia, caviglie e piedi. L’altezza ideale del tacco, anche per salvaguardare il tendine d’Achille da eccessivi sovraccarichi, sono 4-5 centimetri.
9. IL DOLORE CERVICALE CAUSA MAL DI TESTA — VERO E FALSO Le contratture muscolari possono accompagnarsi a una cefalea di tipo tensivo, ma non scatenarla. Queste sono, infatti, frequenti in chi ha cefalea, ma non ne sono la causa: la cefalea tensiva è legata a una serie di tensioni non solo muscolari.
10. LA TERAPIA DEL GHIACCIO ALLEVIA IL DOLORE — VERO Denominata crioterapia, ha un potere analgesico se utilizzata entro i primi 2-3 giorni dal presentarsi del disturbo, collocando nella sede interessata dal dolore borse o sacchetti del ghiaccio, che, attenzione non dovete porre direttamente a contatto con la pelle. Dopo 48-72 ore, si consiglia di sostituirla con la terapia del calore, attraverso docce calde e impacchi di acqua calda sul collo”.