Chirurgia genitale, boom di interventi tra le donne inglesi
3 Dicembre 2013 - di Mari
LONDRA – Boom di chirurgia genitale femminile tra le donne inglesi. Tanto che il Royal College of Obstetrician and Gynaecologiosts (Rcog), la società che riunisce gli ostetrici e i ginecologi britannici, si è vista costretta a raccomandare di evitarla, se possibile, visto che è quasi sempre non necessaria, per le donne, e può essere dannosa.
Nel Regno Unito il il numero delle procedure più comuni praticate attraverso il servizio sanitario nazionale è aumentato di cinque volte negli ultimi dieci anni e solo nel 2010 sono stati eseguiti 2.000 interventi. E il timore dell’Rcog è che questi dati siano solo la punta dell’iceberg, visto che non si hanno i dati relativi a questo tipo di operazioni effettuate in cliniche private.
La commissione etica dell’Rcog sottolinea come sempre più donne, ma anche adolescenti, chiedano di sottoporsi a questi veri e propri interventi chirurgici in nome di una ”visione distorta” di ciò che è normale e che è il risultato della diffusione della pornografia nella cultura popolare, ma anche della pubblicità che si fanno molte cliniche private che offrono questo tipo di servizio.
Per questo, secondo gli esperti britannici, è necessario informare di più, chiarendo cosa sia davvero “normale”, in modo che i pazienti possano prendere decisioni consapevoli. Soprattutto, sottolineano gli esperti, vanno informate le adolescenti, che non dovrebbero essere sottoposte a questo tipo di interventi se non in casi necessari, che sono rarissimi.