Cioccolato a colazione contro chili di troppo e stanchezza
12 Aprile 2016 - di Mari
ROMA – Cioccolato fondente a colazione per combattere chili di troppo e senso di stanchezza e affaticamento della primavera. Il dolce consiglio ha l’avallo della scienza, purché si tratti di cioccolato fondente. In questo caso, se ne possono mangiare anche 70 grammi al giorno se si fa attività fisica, altrimenti meglio fermarsi a 30 grammi.
Il cacao in sé e per sé, del resto, non insidia la linea e può persino aiutare a dimagrire, stimolando il metabolismo. Migliora l’umore e combatte la stanchezza, tanto che si sconsiglia di mangiarlo prima di andare a dormire perché può essere un eccitante. Inoltre è ricco di antiossidanti, sostanze che contrastano l’invecchiamento.
Certo, il momento migliore per mangiarlo è la mattina, o comunque prima di sera. Purché sia fondente al 70 per cento, spiega all’AdnKronos Salute Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione, lo si può scegliere aromatizzato all’arancia, al peperoncino, alla cannella, alla vaniglia, con la granella di cacao.
La quantità deve essere compresa fra i 30 e i 70 grammi, a seconda del proprio metabolismo, del biotipo morfologico e dell’attività fisica svolta, spiega la dottoressa Missori. L’importante, in ogni caso, è evitare di associare al cioccolato cibi grassi, come formaggi, burro, creme, fritti.
Attenzione poi a due cose: l’effetto dipendenza e quello eccitante. Per quanto riguarda il primo, spesso mangiare cioccolato porta a desiderarne sempre di più, o comunque a desiderarlo sempre. Ma questo succede soprattutto con il cioccolato al latte o comunque con più zuccheri aggiunti. In ogni caso, meglio ricordarselo e limitare la quantità anche se se ne vorrebbe di più.
Per quanto riguarda, poi, l‘effetto eccitante, va ricordato che un consumo eccessivo di cioccolato, soprattutto se fondente e soprattutto se avviene la sera, può provocare insonnia, nervosismo, agitazione e irrequietezza. Anche per questo motivo, quindi, è sempre meglio mangiarlo la mattina, meglio ancora alternando giorni in cui lo si mangia a giorni in cui se ne fa a meno.