Colesterolo alto: 8 formaggi che si possono mangiare
27 Dicembre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Chi ha il colesterolo alto, sa bene che deve tenere sotto controllo la propria alimentazione. Tra gli alimenti più spesso messi in discussione c’è il formaggio in quanto ricco di grassi saturi. Tuttavia, sono numerosi gli studi che, di recente, hanno riabilitato questo gustoso alimento visto che è anche ricco di acidi grassi, in grado di alzare i livelli di colesterolo buono, un fattore protettivo (e non di rischio) per le malattie cardiovascolari. E’ bene ricordare però che chi soffre di ipercolesterolemia dovrebbe fare molta attenzione alla frequenza e alla quantità di formaggio assunta e dovrebbe consigliare il proprio medico per una alimentazione sana e varia. Detto questo, vediamo i formaggi che possono essere mangiati senza troppa preoccupazione per i livelli di colesterolo.
Secondo gli esperti, i formaggi più grassi sono ovviamente quelli con più alto contenuto di colesterolo: attenzione quindi a parmigiano, pecorino e formaggio spalmabile. Questo non vuol dire eliminarli dalla dieta completamente ma fare molta attenzione alle quantità.
Fiocchi di latte: sono un formaggio ottenuto con una cagliata classica ridotta in piccoli fiocchi, hanno un sapore delicato e molto dolce. Sono considerati un formaggio magro perché contengono una percentuale molto bassa di grassi, dal 3% al 5% e contengono pochissimo colesterolo: 100 gr di fiocchi di latte ne contiene solo 17 mg. Che dire, via libera ai fiocchi di latte.
Crescenza: non solo gustosissima e versatile, la Crescenza è anche uno tra i formaggi con minor contenuto di colesterolo. Ogni 100 gr di questo prodotto contiene “solo 53 mg di colesterolo che messo a paragone con altri formaggi è davvero poco.
Ricotta: rappresenta uno dei formaggi magri (o meglio, latticini) migliori in assoluto in quanto ricca di proteine e povera di lipidi. La quantità di colesterolo è di circa 51mg ogni 100 gr ma è ricca di sostanza benefiche come minerali quali calcio e fosforo, vitamine come riboflavina e retinolo. Gli esperti consigliano di mangiare una porzione di ricotta come proteine circa 2 volte a settimana.
Feta: caratteristico formaggio greco contiene 68mg di colesterolo ogni 100 gr. Una quantità che le permette di essere inserita in una dieta varia e bilanciata anche a fronte delle numerose qualità. Le proteine della feta, per esempio, sono altamente digeribili perché il processo di produzione prevede la parziale idrolisi delle caseine e, dunque, l’aumento della frazione solubile delle stesse. La feta è anche ricca di riboflavina e retinolo, calcio e fosforo. Attenzione però perché è anche ricca di sodio, elemento sfavorevole soprattutto per chi soffre di pressione alta.
Mozzarella: gli amanti di questo formaggio saranno contenti, la mozzarella non è da bandire! Anche se 100 gr di mozzarella forniscono circa 250 calorie, infatti l’apporto di colesterolo non è altissimo, “solo” 46mg ogni 100 grammi. Non solo: è anche ricca di sostanze importanti come calcio, fosforo, vitamina B2 e A. In condizioni normopeso, gli esperti consigliano di inserire la mozzarella nell’alimentazione non più di 1 o 2 volte a settimana.
Gorgonzola: a dispetto di quanto si possa credere, il gorgonzola contiene circa 70mg di colesterolo ogni 100 gr, una quantità non certo bassa ma nemmeno proibita se questo alimento viene inserito in una dieta sana e equilibrata. Questo perché il gorgonzola è anche ricco di acqua che mantiene una percentuale di colesterolo accettabile.
Pamigiano Reggiano: ricco di proprietà benefiche come vitamina A e B, zinco e ferro, non bisogna bandire questo formaggio dalla dieta ma moderare le quantità in quanto è anche ricco di colesterolo: 100 gr di parmigiano reggiano ne contengono ben 88mg. Per questo motivo, gli esperti consigliano di mangiarne un pezzettino non più di una volta a settimana.
Tofu: non un vero formaggio ma prodotto in maniera molto simile, il tofu è praticamente privo di colesterolo. Per questo motivo può rappresentare una buona scelta sostituirlo ogni tanto con il formaggio per prevenire l’ipercolesterolemia. Ricordiamo però che il tofu non può sostituire completamente gli alimenti di origine animale. E’ infatti privo di vitamina B12 e vitamina D, essenziali per il benessere del nostro organismo.