Colesterolo cattivo alto, la dieta che lo abbassa
19 Febbraio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Chi ha i valori di colesterolo cattivo alti, dovrebbe seguire una dieta sana e mirata. Gli esperti sono concordi nell’affermare infatti che l’alimentazione gioca un ruolo chiave nel tenere a bada il colesterolo cattivo, oltre ovviamente ad una cura farmacologica. Ma quale dieta seguire se si ha l’obiettivo di tenere sotto controllo la colesterolemia?
Secondo una recente maxi ricerca, una dieta vegetariana abbassa davvero il livello di colesterolo cattivo nel sangue, diminuendo il rischio di patologie cardiache come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. Merito del più basso apporto di grassi saturi. E’ quanto emerge da una analisi comparativa di 50 studi.
I vegetariani generalmente mangiano più frutta, verdura e frutta secca, ricchi di fibre solubili e steroli vegetali, che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo. Secondo i ricercatori, mangiare più vegetali può aiutare a proteggere la salute di chi è più esposto a patologie cardiovascolari.
Il colesterolo in eccesso, infatti, può causare la formazione di depositi di grasso (le cosiddette placche aterosclerotiche) nei vasi sanguigni, in questo modo restringendoli e bloccando il flusso del sangue, con un aumentato rischio di infarto e ictus dovuto proprio alla ostruzione al passaggio del sangue. Per “colesterolo alto” si intende un valore di colesterolo totale presente nel sangue superiore a 240 mg/dl.
Lo studio, guidato dal dottor Yoko Yokoyama, della Keio University di Fujisawa, ha scoperto che i vegetariani hanno 29.2 milligrammi in meno di colesterolo totale per decilitro rispetto a coloro che non sono vegetariani.
I ricercatori hanno osservato gli effetti di una dieta vegetariana non strettamente intesa, ma semplicemente di un regime alimentare che prevedeva un minore introito di carne e derivati animali.
Comparando i dati con quelli di chi mangia abitualmente carne è emerso che le persone che seguivano una dieta in cui abbondavano frutta e verdura a scapito della carne avevano un organismo più sano e un livello minore di colesterolo cattivo nel sangue, e di conseguenza un rischio più basso di patologie cardiache, compreso l’infarto.