Colesterolo alto: la dieta che lo abbassa
1 Marzo 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Avere valori di colesterolo cattivo alti è un fattore di rischio da non sottovalutare in quanto può portare a problemi di salute anche gravi, come pressione alta e accumulo di grassi nelle arterie. In caso di ipercolesterolemia, gli esperti sono concordi che una dieta mirata e uno stile di vita sano possono essere un valido aiuto, oltre all’uso di farmaci idonei. A tal proposito, uno studio a dimostrato che la dieta vegetariana abbassa davvero il livello di colesterolo cattivo nel sangue, diminuendo il rischio di patologie cardiache come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. Merito del più basso apporto di grassi saturi.
A dirlo sono i risultati di una ricerca condotta nel 2017 che ha comparato ben 50 studi. I vegetariani generalmente mangiano più frutta, verdura e frutta secca, ricchi di fibre solubili e steroli vegetali, che aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo. Secondo i ricercatori, mangiare più vegetali può aiutare a proteggere la salute di chi è più esposto a patologie cardiovascolari.
Il colesterolo in eccesso, infatti, può causare la formazione di depositi di grasso (le cosiddette placche aterosclerotiche) nei vasi sanguigni, in questo modo restringendoli e bloccando il flusso del sangue, con un aumentato rischio di infarto e ictus dovuto proprio alla ostruzione al passaggio del sangue. Per “colesterolo alto” si intende un valore di colesterolo totale presente nel sangue superiore a 240 mg/dl.
Lo studio, guidato dal dottor Yoko Yokoyama, della Keio University di Fujisawa, ha scoperto che i vegetariani hanno 29.2 milligrammi in meno di colesterolo totale per decilitro rispetto a coloro che non sono vegetariani.
I ricercatori hanno osservato gli effetti di una dieta vegetariana non strettamente intesa, ma semplicemente di un regime alimentare che prevedeva un minore introito di carne e derivati animali.
Comparando i dati con quelli di chi mangia abitualmente carne è emerso che le persone che seguivano una dieta in cui abbondavano frutta e verdura a scapito della carne avevano un organismo più sano e un livello minore di colesterolo cattivo nel sangue, e di conseguenza un rischio più basso di patologie cardiache, compreso l’infarto.