Consumare frutta secca in modo regolare nella tua dieta quotidiana ti aiuta a rimanere in salute. Diversi studi hanno dimostrato gli effetti positivi della frutta secca su diabete, colesterolo alto e il raggiungimento del peso forma.
Il più recente studio sulla frutta secca, in particolare sulle mandorle, è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical nutrition a maggio scorso.
Come rivela lo studio Attis, fare un piccolo spuntino con le mandorle può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari di circa il 30%.
Nello specifico, consumare mandorle in piccole dosi ha migliorato la funzione endoteliale, che è un indicatore chiave della salute dei vasi e ridotto il colesterolo Ldl, ovvero il colesterolo “cattivo”.
Per sei settimane, i partecipanti allo studio (con rischio di malattia cardiovascolare superiore alla media) hanno consumato mandorle o uno snack di controllo di pari calorie, equivalenti al 20% del fabbisogno energetico giornaliero. Un altro gruppo di controllo non ha consumato mandorle.
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Alla fine, è emerso che il cosiddetto “gruppo mandorle”, rispetto al gruppo di controllo, aveva visto crescere la vasodilatazione dell’ endotelio. Un aumento unitario del 4%. Le arterie, così, possono dilatarsi più facilmente in risposta all’aumento del flusso sanguigno senza opporre resistenza. Inoltre, come detto, livelli di colesterolo Ldl sono diminuiti nel “gruppo mandorle” rispetto a quello di controllo.
Wendy Hall, PhD, co- ricercatore principale e Reader in Scienze nutrizionali presso il King’s College di Londra, spiega:
“Questo studio mostra che mangiare mandorle al posto degli snack tipici che molti di noi consumano, patatine, biscotti e pasticcini, è benefico per la salute del nostro cuore, riducendo i livelli di colesterolo Ldl e migliorando la salute delle nostre arterie. Prevediamo, quindi, che la sostituzione degli snack più comuni con mandorle comporterebbe, a lungo termine, una riduzione del trenta per cento del rischio cardiovascolare”.
Ma questo non è l’unico studio che dimostra l’impatto positivo della frutta secca sull’ipercolesterolemia.
In uno studio durato 12 settimane, coloro che hanno mangiato pistacchi hanno riscontrato una riduzione del 33% dei trigliceridi rispetto al gruppo di controllo.
Si ritiene che le proprietà ipocolesterolemizzanti della frutta secca siano dovute in parte al loro elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi.
Le mandorle e le nocciole sembrano ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL, mentre aumentano il colesterolo legato alle HDL (colesterolo buono).
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