Colesterolo cattivo: 5 alimenti che lo combattono
27 Febbraio 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Tenere a bada il livello di colesterolo cattivo nel sangue è molto importante per la nostra salute e, uno dei modi più efficaci oltre ad una adeguata cura farmacologica prescritta dal medico, è senza dubbio quello di seguire un regime alimentare equilibrato e mirato. Un valore troppo alto di colesterolo nel sangue può infatti essere pericoloso, perché può formare placche che ostruiscono i vasi sanguigni. Per questo motivo, seguire una dieta che miri a tenere bassi i livelli di colesterolo cattivo nel sangue diventa molto importante per la nostra salute. Di seguito 5 alimenti che sarebbe bene inserire nella nostra dieta quotidiana:
Carciofi: oltre ad essere diuretici e depurativi, i carciofi aiutano ad abbassare il colesterolo grazie alla presenza delle fibre solubili che permettono di ridurre la sintesi del colesterolo endogeno.
Pomodoro: ricco di licopene, oltre ad avere effetti antiossidanti il pomodoro è indicato nella lotta alla colesterolemia in quanto aiuta a diminuire il colesterolo cattivo e aumentare quello buono. Inoltre il licopene previene l’ossidazione della placca eventualmente presente sulle arterie impedendone la degenerazione pericolosa.
Orzo e avena: due cereali poco diffusi sulle tavole italiane ma che sono ricchi di beta glucani, una fibra solubile che riduce l’assorbimento del colesterolo nell’intestino. Un recente studio ha dimostrato che basta mangiarne 3 grammi al giorno, che corrispondono a circa 85 grammi di orzo perlato o di fiocchi d’avena al giorno, per sfruttare al meglio le proprietà benefiche di questi due cereali.
Frutta secca e semi, Noci, mandorle, pistacchi, nocciole, semi di zucca, di lino, di girasole e di sesamo sono ricchi di omega 6, acidi grassi polinsaturi di origine vegetale capaci di ridurre il colesterolo cattivo e aumentare quello buono.
Salmone: diverse ricerche hanno dimostrato che, grazie al suo contenuto di Omega 3, il salmone svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione di malattie cardiache e demenza senile. Inoltre, se consumato regolarmente, è in grado di aumentare sino al 4% il colesterolo buono.