Due farmaci che riducono il colesterolo fino al 50% in vendita dal 2021
21 Dicembre 2020 - di Claudia Montanari
Due farmaci che saranno disponibili in Italia nel 2021, permettono di ridurre il colesterolo cattivo fino al 50%. Anche nei pazienti che non riescono a tenerlo a bada con le statine e in chi non può assumerle a causa degli effetti collaterali. In Italia, ogni anno, per malattie cardiovascolari muoiono più 224.000 persone. Di queste, poco meno di 50.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo. Su oltre un milione di pazienti più ad alto rischio, più di 8 su 10 hanno valori di colesterolo superiori a quelli delle linee guida europee.
Un problema sanitario che rischia di aggravarsi anche per i controlli di routine saltati a causa della pandemia di Covid-19 ma che potrebbe ridursi grazie all’arrivo di farmaci innovativi. Due farmaci in grado di controllare i livelli di colesterolo troppo alti anche nei pazienti che non riescono a farlo con le statine.
È quanto emerge dal congresso della Sic, la Società italiana di cardiologia, nel corso del quale sono state annunciate le due nuove molecole che saranno disponibili in Italia già dal 2021. La loro efficacia è emersa in due studi già pubblicati sul New England Journal of Medicine.
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I due farmaci
Il primo si basa su piccoli Rna interferenti, che determina la riduzione del 54% del colesterolo Ldl. Basteranno due dosi l’anno, due iniezioni sottocutanee a distanza di 90 giorni una dall’altra e successivamente ogni 6 mesi. L’altro è l’acido bempedoico, che riduce di circa il 20% l’Ldl senza portare dolori muscolari come invece possono fare le statine.
Due farmaci che abbassano il colesterolo, come funzionano
Questi farmaci, attraverso l’inibizione dell’Rna che l’attiva, bloccano la produzione di Pcsk9, una proteina implicata nel trasporto e nella distruzione dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche.
“La riduzione di livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti ad alto rischio è un importante obiettivo di salute pubblica che in futuro potrebbe consentire di ridurre la mortalità per eventi cardiovascolari salvando 10.000 vite”, spiegano Ciro Indolfi, presidente Sic, e Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic.
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“Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, responsabile di 47.000 decessi l’anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo ‘cattivo’ fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalità”, commenta Indolfi. Per Perrone Filardi, “più di un milione di italiani sono a rischio altissimo di eventi cardiovascolari. Di questi solo il 20% raggiunge gli obiettivi raccomandati dalle linee guida internazionali che hanno abbassato i valori di riferimento al di sotto 55 mg/dl”.