Colesterolo, mele alleate: quale tipo scegliere
16 Marzo 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Le mele sono alleate della nostra salute. Sono anche un’arma contro il colesterolo alto. Nello specifico, una variante di mela risulta più efficace rispetto alle altre: il tipo Annurca, una varietà pregiata tipica della regione Campania, tale da essere considerata la “Regina delle mele”.
Uno studio pubblicato su Food Chemistry ha dimostrato che non tutti i tipi di estratti di polifenoli da mele di diverse varietà (ovvero Annurca, Red Delicious , Pink Lady, Fuji e Golden Delicious) agiscono allo stesso modo su colesterolo e di glucosio. Per il primo, gli estratti di polpa delle mele Annurca si sono dimostrati più efficaci. Sul glucosio invece quelli delle bucce delle Red Delicious.
Un altro studio pubblicato su The Journal of the Science of Food and Agriculture ha confermato che le Annurca sono le mele che hanno effetti migliori sull’ipercolesterolemia. Il consumo di due mele Annurca al giorno per due mesi ha portato a una riduzione del colesterolo totale dell’8,3% , rispetto al 4,4% delle Granny Smith , il 3,1% delle Red Delicious , il 2% delle Fuji e l’ 1,3% delle Golden Delicious.
Ma perché le mele fanno così bene alla salute? Merito di alcune molecole anti-infiammatorie, anti-diabete e anti-cancro, i polifenoli, contenuti nella polpa e nella buccia delle mele e che hanno un ruolo decisivo nel microbiota dell’intestino, cioè in tutto quell’insieme di organismi che vivono nell’intestino stesso. La scoperta è stata della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento) in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia agraria (Crea).
Gli studiosi hanno scoperto le trasformazioni dei polifenoli in 110 forme chimiche biodisponibili all’organismo umano evidenziando così il ruolo decisivo della flora intestinale nell’azione benefica di questi composti bioattivi. La ricerca ha dimostrato che nessuno dei composti fenolici presenti nel succo di mela si ritrova nell’organismo nella sua forma originale, segno di come ci sia una lavorazione naturale all’interno del corpo.