Pressione alta e colesterolo: i semi di lino li contrastano
4 Marzo 2019 - di Claudia Montanari
La pressione alta e il colesterolo cattivo nel sangue rappresentano due fattori di rischio da non sottovalutare in quanto possono portare a conseguenze gravi come ictus, infarto, insufficienza cardiaca e malattia renale cronica. A tal proposito, è stata dimostrata da diversi studi l’efficacia dei semi di lino contro ipertensione e colesterolo alto nel sangue. La quantità troppo elevata di colesterolo cattivo nel sangue è collegata a patologie come la formazione di placche aterosclerotiche che minano la salute dei vasi sanguigni in quanto si riduce l’apporto di sangue e ossigeno ai tessuti e il risultato, con il tempo, è un aumento delle probabilità di incorrere in infarti e ictus.
Per abbassare la pressione è necessario intervenire su più fronti. Oltre a ricorrere alla terapia farmacologica indicata, sotto controllo medico, è utile intervenire anche con l’alimentazione.
I semi di lino sono conosciuti per il loro effetto benefico sotto moltissimi fronti. Fonte preziosa di numerose sostanze nutritive, i semi di lino agiscono contemporaneamente in diversi settori: ricchi di fibre, aiutano il corretto transito intestinale. Contengono moltissimi minerali essenziali al nostro corpo come manganese, fosforo, magnesio e rame.
Soprattutto, però, contengono una gran quantità di acidi grassi, tra cui Omega 3 e Omega 6, che sono fondamentali per abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e, di conseguenza, diventano i nostri migliori alleati contro l’ipertensione. Possono essere considerati, insieme all’olio di lino, come una delle principali fonti di assunzione di Omega3 per vegetariani e vegani. A tale scopo i semi di lino andranno consumati crudi, preferibilmente dopo averli triturati. I semi triturati dovranno essere consumati subito o conservati in frigorifero per tempi brevi.
Oltre ad inserire i semi di lino nella nostra dieta settimanale, per abbassare la pressione gli esperti consigliano sempre di seguire una dieta ipocalorica e povera di sale, e un aumento dell’attività fisica consigliando uno stile di vita attivo. Il sovrappeso, infatti, rappresenta uno dei fattori che più incidono sull’aumento della pressione nel sangue.