Colon irritabile, un tipo di grano coltivato in Puglia migliora i sintomi
15 Marzo 2022 - di Claudia Montanari
Una dieta con alimenti a base di un nuovo grano di origine spagnola e coltivato in Puglia, il ‘Tritordeum’, è efficace nella cura dei sintomi della sindrome del colon irritabile. E’ il risultato di uno studio clinico pilota condotto dall’Unità di ricerca sui disturbi funzionali gastrointestinali dell’Irccs ‘S. De Bellis’ di Castellana Grotte (Bari) coordinata dal dottor Francesco Russo.
Colon irritabile, un aiuto dal grano “Tritordeum” coltivato in Puglia
Dolori addominali, a volte sotto forma di crampi, diarrea, sensazione di pancia gonfia, digestione rallentata, meteorismo e senso di malessere generale. Questi sono solo alcuni degli effetti che incidono pesantemente sulla qualità della vita di chi soffre della sindrome del colon irritabile.
Si ritiene essenziale – evidenzia una nota dell’Irccs – una dieta povera di grano in quanto alcune componenti, come il glutine e i fruttani, sono responsabili della sintomatologia.
Il Tritordeum, che non è un organismo geneticamente modificato, ha la caratteristica unica di avere una composizione proteica del glutine diversa da quella del grano. Contiene meno fruttani e meno carboidrati e ha un più alto contenuto in proteine, fibre dietetiche e antiossidanti.
Lo studio
I ricercatori dell’istituto castellanese, unico in Italia specializzato in gastroenterologia, hanno selezionato con appositi questionari un gruppo di pazienti affetti da sindrome del colon irritabile. Hanno poi indagato gli effetti di una dieta di 12 settimane con pane, pasta e prodotti da forno a base di Tritoderdum in sostituzione di altri cereali sul profilo dei sintomi gastrointestinali.
“I risultati di questa alimentazione, senza l’utilizzo di alcun farmaco o integratore – spiega Russo – sono stati una significativa riduzione della sintomatologia. Un miglioramento complessivo della barriera gastrointestinale come dimostrato dalla diminuzione dell’infiammazione della mucosa intestinale e dalla correzione dello squilibrio della flora batterica in senso fermentativo”.