Come perdere peso in modo sano: i consigli del diabetologo
4 Maggio 2021 - di Claudia Montanari
Mantenere il giusto peso corporeo e cercare di non ingrassare è molto importante per il nostro benessere e la nostra salute. Tuttavia, riuscire a perdere peso spesso non è semplice. Ne è consapevole il professore Enzo Bonora, ordinario di endocrinologia dell’Università di Verona e direttore del reparto di endocrinologia, diabetologia e malattie del metabolismo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Sulla sua pagina Facebook Enzo Bonora contro il diabete, il professore chiarisce alcune cose importanti sulla perdita di peso.
Innanzitutto, il professore spiega che è non è necessario superare i limiti dell’obesità per decidere di mettersi a dieta e perdere peso: “Obesità è anche quando pesiamo 20-30 chili rispetto al peso commisurato alla nostra altezza. Inoltre, la necessità di perdere peso c’è anche per le persone che sono semplicemente in sovrappeso”.
Perdere peso, spesso difficile ma necessario
“Perdere peso è difficile -spiega il professore- sostanzialmente per tutti. Perche siamo inseriti in un contesto sociale in cui di attività fisica sul lavoro se ne fa poca, così come nel tempo libero. E in cui l’accesso al cibo è sostanzialmente illimitato per tutti. Così, gli abbandoni nei confronti della ricerca di un certo tipo di soddisfazione dal cibo diventano molto frequenti”.
5 pasti al giorno? Non sempre necessari
Il professore sottolinea che non è sempre necessario dover fare 5 pasti al giorno: “Si è ormai radicata in molti l’idea che non si debba mangiare con i classici tre pasti ma che sia opportuno fare anche gli spuntini. Io dico sempre che gli spuntini li fanno i bambini che devono crescere, o chi fa tanta attività sportiva. Gli adulti non hanno tanta necessità nutrizionale in tal senso. Lo spuntino, spesso, è semplicemente la ricerca di una ricompensa. Ma il problema dello spuntino è che difficilmente poi si riesce a contenere l’introito calorico ingerito, perché abbiamo a disposizione quasi tutto. Quindi, spesso l’alimentazione non si basa più su 3 pasti al giorno ma su 5 o anche su 6, quando facciamo il famoso spuntino serale dopo cena”.
Eppure, spiega il professore: “Anche nei 3 pasti principali, spesso la quantità di calorie è maggiore di quella che dovremmo assumere. Perdere peso è sostanzialmente semplice dal punto di vista teorico: l’energia consumata deve essere maggiore rispetto a quella in entrata. Non ci sono formulette magiche, è così”.
Leggi anche: Diabete, quanta e quale frutta si può mangiare per non alzare la glicemia secondo il diabetologo
Ormoni e perdita di peso
Il professore spiega il ruolo degli ormoni sul proprio peso corporeo: “La regolazione del peso corporeo è sotto il controllo di una miriade di sostanze che possiamo a pieno titolo definite ormoni. Alcune sono prodotte dal cervello, altre da un paio di ghiandole endocrine (in primis la tiroide) altre dal tubo digerente, altre da germi all’interno del nostro intestino che producono, elaborando prodotti dell’alimentazione, sostanze che svolgono le funzioni degli ormoni. In alcuni casi, quello che arriva dall’intestino sotto forma di ormoni prodotti dalle cellule intestinali o sotto forma di sostanze con caratteristiche ormonali prodotte dai germi intestinali, ha effetti favorevoli sul peso corporeo perché accelera il dispendio energetico. Ma altre volte hanno effetto opposto ovvero inducono un aumento di introito di cibo e riducono il consumo di energia. Ancora una volta vi è un equilibrio tra quello che spinge in una direzione e quello che spinge in un’altra. Questo equilibrio mira a mantenere la situazione in uno stato stazionario. L’organismo, quando vede il peso scendere, legge questa cosa come malattia e fa di tutto per evitare che il peso scenda. La persona spesso fa fatica a perdere peso perché il suo organismo si oppone”.
L’importanza di perdere peso lentamente
“Ecco perché si dice sempre che è importante perdere peso lentamente. Perché ci siano degli aggiustamenti nella percezione della perdita di peso progressivi, che non portino allo scatenamento di aggiustamenti dell’organismo che si oppongono alla perdita di peso”.
Il professore spiega che, se si perdono 10 chili in breve tempo, l’organismo far di tutto perché quei 10 chili vengano recuperati. “Mentre dimagrire lentamente, per esempio mezzo chilo alla settimana, un paio di chili in un mese, è la strategia vincente. Ma che purtroppo piace poco perché abbiamo tutti il desiderio di ottenere risultati molto rapidamente”.
La scelta di voler dimagrire tanti chili tutti insieme è molto criticata dagli esperti di nutrizione. Non solo per il motivo appena citato: “Per quanto tempo -si chiede il professore- una persona può seguire effettivamente una dieta così restrittiva da causare una perdita di 15 chili in un mese e nei mesi successivi?”. Non sarà possibile a lungo, certamente.
Se vuoi perdere peso fissa obiettivi realistici
“L’altro aspetto da ricordare riguarda il raggiungimento qualcosa che è realistico. Bisogna porsi obiettivi intermedi realistici, raggiunti i quali si può ragionare su qualcosa altro da fare nel periodo successivo. Sempre con la politica dei piccoli passi ragionevoli e realistici da raggiungere”.
“Perdere 10 chili in un anno è tanto, ed è un eccellente risultato. Perderne 20 in 3 anni è un grande risultato. Gli obiettivi ragionevoli sono quelli che il medico intellettualmente onesto deve presentare al suo paziente e deve perseguire insieme a lui, con la consapevolezza che servirà molto impegno che sarà sicuramente un percorso faticoso”:
Il cambiamento dello stile di vita, la chiave per la perdita di peso
Il professionista deve spiegare al paziente l’importanza del cambiamento dello stile di vita. “Quello che deve cambiare nel suo stile di vita inteso come alimentazione e come attività fisica (altro accorgimento da introdurre oltre alla restrizione alimentare quando si vuole perdere peso) deve essere mantenuto per tutto il resto della vita. I cambiamenti non possono essere limitati per qualche settimana o qualche mese o solo 1 anno. Se non viene capito questo, il risultato non potrà essere ottenuto o comunque no potrà essere confermato nel tempo”.
Tecniche per dimagrire
“Spesso i pazienti chiedono farmaci, oppure informazioni su tecniche per la perdita di peso più indaginose. Una paziente con cui ho parlato la settimana scorsa mi ha chiesto in maniera insistente di poter essere sottoposta al posizionamento di un palloncino intragastrico. Ma gli studi hanno dimostrato che la perdita di peso media in 3 mesi, quando si mette un palloncino gastrico, è intorno a 5 chili. Ovvero, il peso che una persona può perdere con una alimentazione più controllata in cui si crea sbilancio energetico in entrata e in uscita, nell’arco di 5 o 6 mesi, senza mettere un palloncino intragastrico.
Farmaci
“Abbiamo solo 3 farmaci registrati in Italia per la perdita di peso. Il problema è che, con questi farmaci, si ottengono risultati buoni, per esempio la perdita di 5 o 6 chili. Ma che in ogni caso non si può pensare di prescindere dal cambiamento dello stile di vita. Anche perché è impensabile che quei farmaci vengano assunti per periodi molto lunghi.
L’importanza dell’attività fisica per perdere peso
Per perdere peso, le calorie in entrata devono essere minori di quelle in uscita. Il professore spiega: “Introdurre una modesta attività fisica come la camminata veloce, associandola ad una modesta riduzione dell’introito di energia, può conseguire un buon risultato soprattutto se l’oviettivo è sul lungo termine”.