Cos’è la legionellosi: cause e rimedi dell’infezione portata dall’acqua
25 Luglio 2018 - di Claudia Montanari
ROMA – Cos’è la legionellosi: cause e rimedi dell’infezione portata dall’acqua. Cos’è la legionella? In Italia sale la paura per questa infezione a causa di cui sono morte 3 persone il Lombardia. Una donna di 84 anni che era ricoverata all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo è morta mercoledì mattina dopo essere stata colpita dal batterio. Altri due anziani sono deceduti martedì, in 48 ore, nell’area di Bresso, comune dell’hinterland milanese, per le complicanze causate dal contatto con il pericoloso batterio. I casi accertati sono 18.
Ma cos’è la legionellosi? La Malattia del Legionario, più comunemente definita legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Il genere Legionella, ricorda il sito Epicentro dell’Iss, è stato così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. La fonte di contaminazione batterica in quel caso fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.
FONTI DI INFEZIONE Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. Sono stati inoltre segnalati in letteratura casi di legionellosi acquisita attraverso ferita. Non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana della malattia.
SOGGETTI A RISCHIO Fattori predisponenti la malattia sono l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza. Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla quantità di Legionella presente e dal tempo di esposizione. Il tasso di mortalità può variare dal 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati, al 5-30% in caso di un appropriato trattamento della patologia. Complessivamente la letalità della legionellosi si aggira tra il 5% e il 10%.
SINTOMI Dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni), si manifesta come una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extrapolmonari. Nei casi gravi può insorgere bruscamente con febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi, tosse produttiva. Tra le complicanze della legionellosi vi possono essere: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale. Si cura con una terapia antibiotica.
PREVENZIONE La prevenzione si basa essenzialmente sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione, e sull’adozione di misure preventive (manutenzione e disinfezione). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio.