
Cos'è l'infezione polimicrobica che ha colpito Papa Francesco e come si cura (ladyblitz.it) foto ANSA
La Sala Stampa della Santa Sede ha confermato che Papa Francesco è affetto da un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie. Si tratta di una condizione caratterizzata dalla presenza simultanea di diversi agenti patogeni, tra cui virus e batteri, che rendono il quadro clinico più complesso e la terapia più articolata.
Le condizioni di Papa Francesco e il ricovero al Gemelli

Il Pontefice, 87 anni, era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma il 14 febbraio per accertamenti e per proseguire le cure contro la bronchite. Dopo ulteriori analisi, i medici hanno individuato la presenza di un’infezione polimicrobica, che ha richiesto una modifica del trattamento.
La Santa Sede, in un comunicato ufficiale, ha dichiarato che “tutti gli accertamenti effettuati sino ad oggi sono indicativi di un quadro clinico complesso che richiederà una degenza ospedaliera adeguata”. Al momento, non è chiaro quando il Papa sarà dimesso, ma fonti vicine al Vaticano riferiscono che è in condizioni stabili e sta seguendo le cure prescritte dai medici.
Cos’è un’infezione polimicrobica
L’infezione polimicrobica è una malattia causata dalla contemporanea presenza di diversi microrganismi patogeni. A differenza di un’infezione classica, in cui un singolo virus o batterio è responsabile della malattia, in questo caso sono coinvolti più agenti infettivi che possono interagire tra loro, aggravando i sintomi e rendendo più difficile il trattamento.
Secondo gli esperti del National Institute of Health (NIH) e dell’Università dell’Iowa, queste infezioni possono essere provocate da varie combinazioni di virus, batteri, funghi e parassiti. Il problema principale è che la presenza di un patogeno può facilitare la colonizzazione da parte di altri microorganismi, rendendo l’infezione più aggressiva.
Nel caso delle infezioni respiratorie, alcuni virus possono danneggiare le mucose e indebolire il sistema immunitario, aprendo la strada a infezioni batteriche secondarie. Questo fenomeno si osserva frequentemente nei casi di influenza o COVID-19, dove i pazienti più vulnerabili sviluppano polmoniti batteriche secondarie.
Cause e sintomi delle infezioni polimicrobiche respiratorie
Un’infezione polimicrobica delle vie respiratorie può coinvolgere diversi patogeni, tra cui:
- Virus respiratori, come l’influenza, il coronavirus (compreso il SARS-CoV-2), l’adenovirus e il virus respiratorio sinciziale.
- Batteri come lo Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Staphylococcus aureus, noti per provocare infezioni polmonari secondarie.
I sintomi principali includono:
- Difficoltà respiratoria o dispnea
- Tosse persistente, spesso con produzione di muco
- Febbre e brividi
- Dolore toracico
- Affaticamento e debolezza generale
Nel caso di Papa Francesco, già in cura per una bronchite, l’infezione polimicrobica ha probabilmente aggravato l’infiammazione delle vie aeree, rendendo necessaria una modifica del trattamento.
Come si cura un’infezione polimicrobica
Il trattamento di un’infezione polimicrobica è più complesso rispetto a quello di un’infezione comune, poiché devono essere eliminati più agenti patogeni contemporaneamente. In questi casi, i medici utilizzano spesso:
- Antibiotici ad ampio spettro, efficaci contro più ceppi batterici, in attesa di identificare con precisione i patogeni coinvolti.
- Antivirali specifici, se l’infezione è in parte causata da virus noti.
- Antinfiammatori e farmaci per il supporto respiratorio, per ridurre i sintomi e migliorare la respirazione.
Nel caso di Papa Francesco, i medici del Gemelli hanno parlato di un “cambio di terapia”, il che potrebbe indicare l’adozione di una combinazione di farmaci più mirata rispetto al trattamento iniziale.
Prognosi e tempi di guarigione
I tempi di recupero dipendono da diversi fattori, tra cui:
- La resistenza agli antibiotici di eventuali batteri coinvolti.
- La risposta del sistema immunitario del paziente.
- L’efficacia della terapia adottata.
Per gli anziani e le persone con patologie pregresse, la guarigione può essere più lenta e richiedere un monitoraggio costante. Per questo motivo, la Santa Sede ha annunciato che il Pontefice osserverà un periodo di riposo assoluto, cancellando alcuni appuntamenti, tra cui l’udienza generale del 19 febbraio.
Le condizioni di Papa Francesco: aggiornamenti dal Vaticano
Al momento, il Papa è monitorato costantemente dal team medico del Policlinico Gemelli. Secondo le ultime dichiarazioni, il Pontefice “è di buon umore” e sta rispondendo positivamente alle cure. Tuttavia, la Santa Sede non ha fornito una data precisa per le dimissioni, segno che il recupero potrebbe richiedere ancora qualche giorno.
Nei mesi scorsi, Papa Francesco aveva già avuto problemi respiratori che avevano richiesto cure ospedaliere. Il suo stato di salute è sotto stretta osservazione, considerando anche la sua età e le precedenti difficoltà di deambulazione.