NEW YORK – Va all’italiana Daniela Salvemini il merito di aver scoperto il recettore contro il dolore cronico. Salvemini, docente della Saint Louis University, in Missouri, ha scoperto insieme ad un team di esperti del college un modo per bloccare il percorso del dolore neuropatico, compreso quello derivante da alcuni tumori alle ossa e dagli agenti chemioterapici.
Salvemini e la sua squadra sono riusciti a ricreare “l’interruttore del dolore” nei roditori, dimostrando che accendere il recettore A3 nel cervello e nel midollo spinale aiuta a contrastare il dolore neuropatico cronico.
Questa scoperta potrebbe costituire un passo importantissimo nella terapia del dolore sugli esseri umani. Ha spiegato Salvemini:
“È stato a lungo riconosciuto che sfruttare gli effetti antidolorifici dell’adenosina potrebbe rappresentare un importante passo avanti verso un trattamento efficace. I nostri risultati suggeriscono che questo obiettivo può essere raggiunto concentrando il lavoro futuro sul percorso del recettore A3AR, in quanto la sua attivazione consente la riduzione del dolore”.
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