Denti del giudizio, ecco perché “e meglio non toglierli”
23 Settembre 2016 - di Mari
AMSTERDAM – Sei sicuro di volerti far togliere il dente del giudizio? Perché secondo uno studio non c’è alcuna prova che questa piccola operazione sempre più diffusa porti dei benefici.
Estrarre il dente del giudizio è una pratica sempre più diffusa, in Italia come negli Stati Uniti. Ma un nuovo studio sottolinea che non ci sono prove che questo faccia bene.
Il problema che si pone quando questi quattro denti compaiono, solitamente tra i 17 e i 26 anni, riguardano lo spazio in bocca ed eventuali ripercussioni sulla dentatura. Uno spostamento può provocare problemi alla masticazione e danneggiare gli altri denti.
Se non ci sono sintomi, però, non si capisce perché questi denti debbano essere rimossi, sottolineano i ricercatori del Medical Center di Nijmegen, nei Paesi Bassi.
“Negli Stati Uniti l’estrazione preventiva del dente del giudizio è molto comune, spiega il professor Hossein Ghaeminia, autore dello studio. Ma nel Regno Unito, per esempio, le linee guida del servizio sanitario nazionale invitano a non toccare i denti se non causano sintomi particolari”.
Passando in rassegna diversi studi precedenti i ricercatori hanno scoperto che non ci sono evidenti benefici in chi ha fatto rimuovere i denti del giudizio rispetto a chi li ha mantenuti.
Certo, durante l’estrazione dei denti ci sono rischi possibili come infezioni o infiammazioni, ma facilmente evitabili con una corretta terapia antibiotica. Inoltre se la normale chirurgia è solitamente coperta dall’assicurazione sanitaria, questo non vale per la chirurgia dentistica. Tutto sommato, quindi, i ricercatori sostengono che, quando possibile, l’estrazione dei denti del giudizio sia da evitare.