Depressione, dormire poco dimezza i sintomi
26 Settembre 2017 - di Mari
Dormire meno potrebbe aiutare a ridurre la depressione. E’ quanto emerge da un maxi-studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry e basato sull’analisi dei dati di 66 studi precedenti condotti in oltre 36 anni di ricerca su questa materia.
Dalla meta-analisi, coordinata da Philip Gehrman della Perelman School of Medicine della University of Pennsylvania, è emerso che dormire per 3-4 ore e per le restanti 21-20 restare svegli migliora i sintomi della depressione molto rapidamente, anche nel giro di un giorno. Per contro, i farmaci antidepressivi iniziano a funzionare dopo settimane di utilizzo.
Dallo studio è emerso inoltre che la metà dei pazienti depressi (indipendentemente dal sesso, dal tipo di depressione e altri parametri) possono giovarsi di questa terapia non farmacologica e ad effetto rapido.
Resta da capire in che modo la carenza di sonno – ovviamente gestita da uno specialista e non con il ‘fai-da-te’ che potrebbe portare solo a tanta stanchezza e conseguenze negative – eserciti i suoi effetti antidepressivi rapidi.
Ad oggi nel mondo sono 322 milioni le persone che soffrono di depressione e l’incidenza della patologia è aumentata del 15% in dieci anni; nei casi peggiori può condurre al suicidio, che è la seconda causa di morte tra i 15 e 29 anni. In Italia colpisce 4,5 milioni di individui, in prevalenza donne.
La depressione è una malattia che può colpire chiunque, ma che può essere prevenuta e trattata. In questo senso, è fondamentale il ruolo dei camici bianchi nell’individuare le richieste d’aiuto, anche tacite, dei propri pazienti, per poterli indirizzare verso un percorso terapeutico adeguato che preveda, ad esempio, un approccio integrato tra medicina allopatica e medicina omeopatica (sempre, quindi, sotto controllo del medico curante).