Depressione post partum e ansia: ne soffre 1 neo mamma su 5
26 Settembre 2022 - di Claudia Montanari
Quasi una donna su 5 sperimenta depressione post partum o ansia nell’anno successivo al parto. E circa il 20% di queste arriva ad avere pensieri suicidi o a compiere atti di autolesionismo. Ignorare la salute mentale non solo mette a rischio la salute e il benessere generale delle donne, ma ha anche un impatto sullo sviluppo fisico ed emotivo dei bambini.
A dirlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che lancia nuove linee guida per l’integrazione della salute mentale perinatale nei servizi di salute materna e infantile.
In una nota, l’organizzazione ha spiegato che la guida fornisce “un approccio basato sull’evidenza scientifica per pianificare l’integrazione di screening, della diagnosi e della gestione delle condizioni di salute mentale nei servizi di salute materna e infantile”. Questo, per identificare il prima possibile i sintomi del disagio e di una possibile depressione post partum, e dare risposte adatte. Questo richiede, tra le altre cose, personale formato in modo adeguato. Ed è richiesta una valutazione dei bisogni per identificare un pacchetto fattibile di interventi che soddisfino i bisogni delle donne durante il periodo perinatale, oltre a un’adeguata formazione e supervisione della forza lavoro per fornire servizi.
I servizi di assistenza alla maternità durante il periodo perinatale, sottolinea l’Oms, “rappresentano un’opportunità unica per sostenere le donne in un ambiente rispettoso e privo di stigma, portando a una maggiore partecipazione e un migliore coinvolgimento nella cura delle donne e dei loro bambini e a un maggiore benessere della società”.
Depressione post partum, i sintomi da non sottovalutare
In Italia ogni anno 100 mila donne sono colpite dalla depressione post-partum: “Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione in una forma definita baby blues, con riferimento allo stato di malinconia (blues) che caratterizza il fenomeno” spiega Paola Vinciguerra, presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap).
“Ben più gravi e duraturi sono i sintomi della depressione post-partum vera e propria, che possono perdurare anche molti mesi”.
I sintomi possono includere un forte abbassamento dell’umore con una tristezza intensa e costante, disperazione, sensazione di stanchezza estrema, perdita di interesse per il bambino appena nato o preoccupazioni ingiustificate per il benessere del neonato, difficoltà di concentrazione, facile irritabilità con aggressività, incapacità a far fronte alle necessità elementari. Questi sintomi, aggiunge l’esperta, “sono spesso accompagnati da cefalee persistenti, palpitazioni, insonnia, incubi notturni e attacchi di panico”.