Diabete 2, due porzioni di frutta al giorno riducono il rischio

7 Giugno 2021 - di Claudia Montanari

Il rapporto tra diabete e frutta è da sempre molto controverso. Ora, un team di ricercatori australiani della Edith Cowan University suggerisce che consumare due porzioni di frutta la giorno riduce del 36% il rischio di sviluppare il diabete di tipo due.

La frutta è uno degli alimenti più sani che sono presenti in natura. Ricca di sostanze benefiche, fibre, vitamine, antiossidanti, dovrebbe essere al centro di qualsiasi dieta sana. Tuttavia, è da sempre molto discussa in caso di diabete in quanto si tratta di un alimento contenente zuccheri.

Ora un nuovo studio dimostra l’importanza della frutta nel prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2.

In base ai risultati dello studio australiano, due porzioni di frutta al giorno sono in grado di ridurre fino al 36% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Riuscire a prevenire il diabete è un obiettivo difficile per molte società occidentali. Secondo le ultime stime, circa 450 milioni di persone nel mondo ne soffrono e altri 374 milioni sono a rischio di svilupparlo.

Diabete e frutta, lo studio nel dettaglio

I ricercatori sono stati guidati da scienziati della Edith Cowan University (ECU) di Perth e della Scuola di Scienze Biomediche dell’Università dell’Australia Occidentale. Hanno collaborato con la Scuola di Fisioterapia e Scienze Motorie della Curtin University, del Baker Heart and Diabetes Institute (HDI) di Melbourne, della Deakin University e del Dipartimento di Epidemiologia e Medicina Preventiva della Monash University. Gli scienziati sono stati coordinati dal professor Nicola P. Bondonno, docente presso l’Istituto per la ricerca nutrizionale dell’ECU.

I dettagli della ricerca “Associations between fruit intake and risk of diabetes in the AusDiab cohort” sono pubblicati sulla rivista scientifica specializzata “The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism“.

Per lo studio hanno analizzato le associazioni tra assunzione di frutta, tolleranza al glucosio, sensibilità all’insulina e sviluppo del diabete durante il periodo di follow-up.

Hanno preso in esame circa 80mila cittadini australiani dell’Australian Diabetes, Obesity and Lifestyle Study, per il 45% uomini e con un’età media di 54 anni (+/- 12 anni).

L’assunzione di frutta e succhi di frutta è stata valutata attraverso questionari alimentari. Hanno invece misurato i livelli di glicemia in vari modi (a digiuno, 2 ore dopo i pasti…) attraverso test specifici.

Hanno poi valutato la comparsa o meno del diabete nell’arco di 5 e di 12 anni dall’inizio dello studio.

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I risultati

Secondo i risultati, i partecipanti che erano soliti consumare due porzioni di frutta al giorno avevano il 36% di probabilità in meno di sviluppare il diabete di tipo 2 a 5 anni di distanza dall’inizio dello studio, rispetto al gruppo che consumava meno frutta. Questo, dopo aver anche aggiustato i dati per i fattori confondenti legati alla dieta e allo stile di vita.

Il professor Bondonno ha dichiarato: “Abbiamo trovato un’associazione tra l’assunzione di frutta e i marcatori della sensibilità all’insulina. Ciò suggerisce che le persone che consumavano più frutta dovevano produrre meno insulina per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Questo è importante perché alti livelli di insulina circolante (iperinsulinemia) possono danneggiare i vasi sanguigni e sono correlati non solo al diabete, ma anche all’ipertensione, all’obesità e alle malattie cardiache”.

No ai succhi di frutta

Un altro aspetto è l’importanza di consumare frutta intera. Infatti, la maggior sensibilità all’insulina e il rischio ridotto di diabete era correlato solo al consumo di frutta intera e non ai succhi di frutta. “Questo è probabile perché il succo tende ad essere molto più ricco di zuccheri e più povero di fibre”, ha spiegato.

Il ruolo della frutta nella prevenzione contro il diabete 2

Bondonno spiega: “Oltre a essere ricca di vitamine e minerali, la frutta è un’ottima fonte di sostanze fitochimiche che possono aumentare la sensibilità all’insulina. E di fibre, che favoriscono la regolazione del rilascio di zucchero nel sangue, aiutando anche le persone a sentirsi più sazie e più a lungo. Inoltre la maggior parte dei frutti ha in genere un basso indice glicemico, il che significa che lo zucchero del frutto viene digerito e assorbito nel corpo più lentamente.

I dettagli della ricerca “Associations between fruit intake and risk of diabetes in the AusDiab cohort” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

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