Salute

Diabete, rimedi naturali: 2 erbe che tengono a bada la glicemia

ROMA – Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica che causa livelli troppo alti di zucchero nel sangue (glucosio). Se non gestito adeguatamente, il diabete può portare a complicazioni anche gravi. La nostra alimentazione svolge un ruolo chiave nella gestione ma soprattutto nella prevenzione del diabete. Una dieta sana, povera di zuccheri e ricca di nutrienti, ci aiuta a rimanere in salute. Anche alcuni rimedi naturali, se coadiuvati da uno stile di vita sano, ci possono aiutare nella lotta alla glicemia alta. Nello specifico, alcuni studi si sono concentrati sull’efficacia di due erbe: fieno greco e zenzero.

Fieno greco: si tratta di una pinta simile al trifoglio ed è disponibile in semi o in polvere. I semi contengono fibre che aiutano a rallentare la digestione di carboidrati e dello zucchero evitando picchi glicemici nel sangue. I risultati di una indagine pubblicata nel 2015 e durata 3 anni hanno suggerito che gli individui con pre-diabete hanno avuto meno probabilità di ricevere una diagnosi di diabete di tipo 2 dopo l’assunzione di semi di fieno greco in polvere a lungo termine. Nello specifico, lo studio ha coinvolto 140 persone con pre-diabete di cui a 66 è stato dato da assumere 5 g di fieno greco due volte al giorno prima dei pasti. Agli altri 74 partecipanti non non è stato dato il fieno greco. I ricercatori hanno concluso che l’assunzione di questa erba ha portato ad un aumento dei livelli di insulina nel corpo, portando a una riduzione della glicemia

Zenzero: lo zenzero è conosciuto più per la sua efficacia contro i problemi digestivi e infiammatori, ma alcune ricerche hanno dimostrato la sua efficacia anche nella lotta contro il diabete. I risultati di una revisione del 2015 hanno mostrato che lo zenzero ha abbassato i livelli di zucchero nel sangue. In un altro studio, 41 partecipanti con il diabete di tipo 2 che hanno consumato 2 grammi di polvere di zenzero al giorno hanno sperimentato una riduzione pari al 12% della glicemia a digiuno. Sempre lo stesso studio ha evidenziato un miglioramento incoraggiante nei livelli di HbA1c (un marker usato per identificare i livelli di glucosio nel sangue nel lungo periodo), con una diminuzione del 10% nell’arco di 12 settimane. Ancora, si è avuto anche un abbassamento di quasi il 30% nel rapporto ApoB/ApoA-I e del 23% nei marcatori delle lipoproteine ossidate, ovvero i principali fattori di rischio per le malattie cardiache. Lo zenzero può essere assunto nella sua forma naturale – di solito tritato e usato in cucina. Può anche essere aggiunto nel tè o assunto come integratore in forma di capsule.

Claudia Montanari

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