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Diabete, 6 mosse per evitare i picchi di glicemia

16 Maggio 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Uno dei fattori principali che deve tenere in considerazione chi ha il diabete è quello legato alla glicemia. Ogni volta che viene consumato un pasto si verifica all’interno del nostro organismo un aumento di zuccheri nel sangue, ovvero di glicemia. Si tratta di un processo normale che un organismo sano riesce a gestire in modo semplice. Così non è per chi soffre di diabete, il cui organismo non riesce a controllare gli zuccheri nel sangue e abbassare efficacemente i picchi glicemici. Per questo motivo è importante, per chi ha il diabete, evitare di causare bruschi aumenti di glicemia. I medici sono concordi nell’affermare che evitare i picchi glicemici in modo naturale è possibile agendo anche sull’alimentazione e sullo stile di vita. Le linee guida consigliano di adottare una dieta equilibrata e di praticare regolarmente esercizio fisico. Vediamo insieme 6 mosse per evitare i picchi di zucchero nel sangue in modo efficace quando si soffre di diabete.

Limitare l’assunzione di zucchero: è lo zucchero semplice una delle prime cause dei picchi glicemici nel sangue e per questo andrebbe limitato al massimo, se non addirittura bandito, soprattutto quello che comunemente aggiungiamo agli alimenti per dolcificarli, come caffè o dolci. Non solo: andrebbe ridotto anche il consumo di prodotti contenenti zucchero semplice come dolci e caramelle industriali, bibite zuccherate. Il corpo infatti assorbe questi zuccheri semplici molto facilmente, con un conseguente picco glicemico quasi immediato. Molti studi hanno dimostrato una correlazione tra consumo di zuccheri semplici e sviluppo di insulina-resistenza, ovvero quando le cellule non riescono a rispondere correttamente al rilascio di insulina, per cui l’organismo non è in grado di controllare efficacemente la glicemia.

Bere acqua: sembra banale ma non è scontato, a volte non beviamo abbastanza acqua e questo può favorire i picchi glicemici visto che quando si è disidratati il corpo produce un ormone (vasopressina) che porta i reni a trattenere liquidi ostacolando così l’espulsione degli zuccheri in eccesso tramite le urine e spinge il fegato a rilasciare più zuccheri nel sangue. Uno studio condotto su 3615 persone ha rilevato che in coloro che bevevano circa 1 litro di acqua al giorno le probabilità di avere la glicemia alta erano inferiori del 21% rispetto a coloro che bevevano quotidianamente 473 ml o meno di acqua. Quanta acqua bere? Generalmente, dipende dall’individuo e sarebbe bene chiedere sempre consiglio al proprio medico. Tuttavia, è sempre consigliabile bere almeno 1,5 litri al giorno di acqua.

Scegliere diete low-carb: i carboidrati, soprattutto se raffinati, sono tra le principali cause di aumento di glicemia nel sangue per questo motivo andrebbero assunti con parsimonia. Questo non vuol dire bandirli dalla propria dieta ma semplicemente scelti con cura e mangiati con moderazione. Molti studi hanno dimostrato che ricorrere a una dieta low carb, ovvero a basso contenuto di carboidrati, può aiutare a prevenire i rapidi picchi glicemici. Per quanto riguarda i carboidrati, meglio scegliere quelli integrali, in quanto possiedono un indice glicemico più basso e possiedono più fibre, saziando più a lungo.

Aceto: in particolare l’aceto di sidro di mele tiene sotto controllo i picchi glicemici, oltre ad essere un toccasana contro il colesterolo e per la perdita di peso. Diversi studi dimostrano che il consumo di aceto può aumentare la risposta insulinica e diminuire i picchi glicemici. Non solo: l’aceto è anche in grado di abbassare l’indice glicemico di alcuni alimenti. Per esempio, uno studio condotto in Giappone ha osservato che l’aggiunta di sottaceti al riso ha diminuito significativamente l’indice glicemico del pasto.

Fieno greco: i semi di fieno greco aiutano a prevenire i picchi glicemici, tutto merito della fibra solubile di cui sono ricchi, che rallenta la digestione e l’assorbimento dei carboidrati. Uno studio ha dimostrato che il fieno greco è in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Un altro studio che ha preso in revisione 10 ricerche, ha confermato che il fieno greco abbassa significativamente la glicemia due ore dopo aver mangiato. Il fieno greco ha un sapore molto forte, per questo può essere assunto sotto forma di integratore alimentare.

Frutta, cosa bisogna sapere: la frutta è ricca di sostanze nutritive importanti per il nostro organismo. Bisogna però essere consapevoli del fatto che, nonostante la frutta sia generalmente a basso contenuto di grassi e calorie, non per questo è priva di carboidrati e zuccheri. Ciò non significa che bisogna evitare la frutta, anzi. Tutto sta nello scegliere la frutta a basso contenuto di carboidrati come fragole, anguria, pesche, melone, pompelmo, nespole, arance, lamponi e albicocche. Anche la frutta che contiene più zuccheri può essere mangiata se non espressamente vietato dal medico. Per esempio, nel caso delle banane o dell’ananas è possibile abbassare l’indice glicemico scegliendo frutti acerbi (che hanno meno quantità di zuccheri). Per limitare l’impatto sui livelli di zucchero nel sangue, inoltre, è meglio mangiare banane e ananas con moderazione e abbinarli a proteine ​​o grassi sani, in modo tale da abbassare il valore di indice glicemico. 

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