Diabete, i carboidrati da scegliere contro la glicemia alta
3 Ottobre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Quando si combatte contro il diabete, i medici raccomandano di fare molta attenzione ai carboidrati in quanto sono tra gli alimenti che, più, di tutti, possono alzare i picchi di glicemia. Secondo le linee guida, i carboidrati non vanno eliminati dalla dieta in quanto utili per il benessere del nostro organismo. Tuttavia, quando si ha il diabete è importante scegliere quelli giusti e, soprattutto, limitare le quantità.
I carboidrati buoni sono quelli costituiti da carboidrati complessi. Tra questi, troviamo: frutta e verdura, legumi, semi oleosi, frutta secca, cereali integrali. Il corpo necessita all’incirca il 65% di carboidrati per alimentare correttamente il sistema nervoso, il cervello e i muscoli. Tali organismi sfruttano queste sostanze come un vero e proprio combustibile necessario per il loro buon funzionamento. Tra i migliori carboidrati buoni ci sono: verdura a foglia verde come cavolo e lattuga, legumi quali fagioli e ceci, semi come quelli di girasole, zucca e chia, frutta secca, in particolare mandorle e noci, cereali integrali tra cui riso integrale, grano saraceno, miglio, quinoa, cereali d’avena e crusca d’avena, pane e pasta integrali.
Tra i carboidrati cattivi, invece, ci sono tutti quei cibi ricchi di carboidrati raffinati come per esempio i prodotti zuccherati (in particolare quelli contenenti sciroppo di glucosio-fruttosio e altri dolcificanti artificiali), torte e biscotti e dolciumi confezionati, pane, pasta e riso bianchi, succhi di frutta (ricchi di zuccheri e additivi), bibite gassate. Questi alimenti, oltre ad essere nocivi per la salute di chi ha il diabete, sono anche ricchi di calorie vuote ovvero senza alcun valore nutrizionale.
Tra i carboidrati, il più importante e più utilizzato dal nostro organismo è senza dubbio il glucosio che, tra le numerose funzioni, è quello che serve al nostro cervello per soddisfare il suo fabbisogno energetico. Se la propria dieta non fornisce un apporto adeguato di carboidrati, l’organismo umano comincia a bruciare il grasso corporeo per soddisfare le sue esigenze energetiche. Anche se ciò può essere positivo per chi ha bisogno di perdere peso, in realtà non lo è perché, per alimentare il cervello durante questa fase di digiuno, il glucosio viene sintetizzato da amminoacidi, andando a esaurire il tessuto muscolare. Proprio per questo motivo è necessario apportare la giusta dose di carboidrati buoni.