Diabete, la glicemia alta causa complicanze in pazienti anziani Covid-19
21 Maggio 2020 - di Claudia Montanari
Lo scompenso glicemico, condizione tipica di chi ha il diabete (ma non solo) e in cui i valori di glucosio nel sangue sono eccessivamente alti, è responsabile di complicanze nei pazienti anziani affetti da Covid-19.
Una ricerca campana evidenzia gli effetti del controllo glicemico precoce sull’evoluzione della malattia da Coronavirus. Apre anche nuove prospettive terapeutiche indirizzate a ridurne la mortalità.
Lo studio, pubblicato su Diabetes Care, è frutto di un’analisi su 59 pazienti ricoverati presso i reparti di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Anna di Caserta e dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Il gruppo di ricerca era composto da internisti, infettivologi, e biologi, e coordinato da Raffaele Marfella, professore ordinario di Medicina Interna all’Università Vanvitelli.
Ha evidenziato che valori elevati di glicemia, superiori a 140 mg/dl al momento del ricovero in ospedale, si associavano ad aumentato rischio di mortalità.
L’associazione fra diabete e rischio di mortalità nei pazienti con Covid-19, rileva lo studio, era ampiamente documentata.
Meno chiaro era invece l’impatto del controllo glicemico sull’intensità del trattamento richiesto e sulla mortalità nei pazienti con Covid-19.
La ricerca ha evidenziato che il sangue dei pazienti iperglicemici presentavano alti livelli di infiammazione e di fattori che favorivano la coagulazione.
Da qui l’ipotesi che lo scompenso glicemico possa peggiorare la malattia COVID-19 provocando gravi alterazioni dell’apparato respiratorio e cardiovascolare.
“Abbiamo osservato – spiega Marfella – che la normalizzazione precoce della glicemia, mediante insulina, si associa ad una riduzione dell’infiammazione, della coagulazione e della mortalità.
Quindi una maggiore attenzione ai livelli glicemia potrebbe migliorare in modo significativo la sopravvivenza dei pazienti affetti da Covid-19″.