Diabete e patate, come mangiarle senza alzare la glicemia
31 Ottobre 2019 - di Claudia Montanari
ROMA – Quando abbiamo a che fare con il diabete, l’indice glicemico degli alimenti è uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione quando si è affetti da diabete. Le patate, nello specifico, hanno un indice glicemico molto alto e, nonostante siano gustosissime e piacciano davvero a tutti, spesso vengono sconsigliate quando si è a dieta ma soprattutto quando si ha il diabete. Tuttavia, il diabetico non necessariamente deve bandire le patate dalla propria dieta. Gli esperti consigliano 3 azioni relative alle patate che hanno come obiettivo quello di abbassare la glicemia di questo alimento così gustoso.
Si tratta di alcune strategie che permettono di ridurre l’indice glicemico di alcuni cibi e, nello specifico, anche delle patate. Innanzitutto, la cottura svolge un ruolo fondamentale per abbassare o alzare l’indice glicemico, ovvero il parametro che indica la capacità di un alimento di aumentare il volume di glucosio (zucchero) nel sangue.
Innanzitutto è fondamentale la scelta delle patate: evitate quelle che sono maturate troppo e, soprattutto, non conservatele troppo in dispensa. Se conservate per mesi, infatti, le patate vanno incontro a una naturale trasformazione degli amidi che fanno schizzare la glicemia. Per questo motivo meglio puntare su patate novelle, raccolte prima di maturare completamente e con una buccia sottile.
La cottura svolge un ruolo fondamentale per abbassare o alzare l’indice glicemico, ovvero il parametro che indica la capacità di un alimento di aumentare il volume di glucosio (zucchero) nel sangue. Fate bollire le patate e poi mangiatele fredde. Cuocendo i tuberi in acqua calda, l’amido forma un gel, mentre l’indice glicemico si abbassa, rendendo questo ortaggio più dietetico e facilmente digeribile.
Infine, scegliete i giusti abbinamenti: accompagnate sempre le patate con dei cibi proteici e ricchi di fibre come verdure di stagione ma anche carne bianca e pesce, questo vi permetterà di rallentare l’assorbimento dei carboidrati e vi sazierà più a lungo.