Diabete, preparare un frullato senza alzare la glicemia

Diabete, rimedi naturali: 5 erbe e integratori per abbassare la glicemia

19 Agosto 2019 - di Claudia Montanari

ROMA Il diabete è una malattia cronica che influenza i livelli di zucchero nel sangue e di insulina nel corpo. Gestire il diabete è possibile, seguendo alcune strategie che comprendono un approccio salutare al proprio stile di vita e, talvolta, alcuni farmaci eventualmente prescritti dal proprio medico. Per tenere sotto controllo glicemia e insulina, l’alimentazione gioca un ruolo chiave. La dieta deve essere sana ed equilibrata e prediligere cibi leggeri e con pochi grassi e cotture semplici. In alcuni casi, oltre all’alimentazione, possono esserci di aiuto alcune terapie complementari come erbe o integratori. E’ importante specificare che erbe e supplementi non possono curare il diabete e non costituiscono un trattamento autonomo, ma alcuni di questi rimedi naturali possono essere abbinati alle cure convenzionali per regalarci sollievo dai sintomi e ridurre il rischio di complicanze.

Aloe Vera: è conosciuta soprattutto per le sue proprietà antinfiammatorie e cura delle palle. Tuttavia, secondo diverse evidenze scientifiche, l’aloe vera può essere un valido aiuto naturale per tenere sotto controllo il diabete mellito di tipo 2. Una recensione pubblicata nel 2013ha esaminato l’uso dell’aloe vera per trattare i sintomi del diabete nei ratti. I risultati suggeriscono che l’aloe vera potrebbe aiutare a proteggere e riparare le cellule beta del pancreas che producono insulina. I ricercatori hanno ritenuto che ciò potesse essere dovuto agli effetti antiossidanti dell’aloe. Non solo: è stato dimostrato che l’aloe ad alto peso molecolare contenente meno di 10 ppm di aloina, o barbaloina, svolge un significativo effetto ipoglicemico, abbassando non solo i livelli di glucosio nel sangue, ma anche quelli dei trigliceridi, che risultano spesso elevati nei pazienti diabetici. Questi progressi non causano effetti indesiderati né tossicità per il fegato e per i reni. L’aloe vera può essere assunto spremendone la polpa dentro un drink o un frullato o prendendola attraverso capsule integratori.

Cannella: la cannella è una spezia profumata che proviene dalla corteccia di un albero. È un ingrediente amato e molto popolare in quanto si tratta di un sapore che riesce a dare dolcezza senza aggiungere zuccheri. Una revisione del 2010 ha trovato prove di studi condotti sull’uomo che la cannella può migliorare i livelli di glucosio, sensibilità all’insulina, lipidi o grassi nel sangue, pressione sanguigna, digestione, colesterolo, tutti marcatori importanti per le persone con diabete. Tuttavia è bene specificare che la maggior parte degli studi non ha coinvolto l’uomo, quindi mancano prove su come la cannella possa influenzare gli umani, compresi i suoi possibili effetti collaterali. Gli scienziati devono svolgere ulteriori ricerche per confermare la sicurezza e l’efficacia della cannella come terapia.

Cardo mariano: La silimarina, l’estratto di cardo mariano che sta riscuotendo molto interesse tra gli scienziati, è un composto con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, proprietà che possono rendere il cardo mariano un’erba utile per chi soffre di diabete. In uno studio randomizzato a doppio cieco della durata di 4 mesi, condotto su 52 pazienti affetti da diabete di tipo 2, è stata valutata l’azione antiossidante del cardo mariano sul profilo glicemico. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: al primo sono state somministrate tre tavolette al giorno da mg 200 di silimarina in associazione ad una terapia convenzionale; il secondo, invece, costituito da 26 soggetti, ha ricevuto la stessa terapia in associazione a un placebo. I pazienti sono stati visitati ogni mese e all’inizio e alla fine dello studio sono stati misurati i livelli plasmatici di: glicemia a digiuno, insulina, colesterolo totale, LDL e HDL, trigliceridi, SGOT e SGPT. Dai risultati ottenuti si è visto che nei soggetti trattati con l’estratto di cardo mariano si assiste a una diminuzione di tutti i valori misurati (eccetto insulina e HDL), sia rispetto al gruppo placebo, sia rispetto ai valori rilevati all’inizio dello studio. Gli autori hanno concluso che un’integrazione a base di silimarina della durata di 4 mesi esercita un effetto benefico nei pazienti diabetici di tipo 2, andando a migliorare il profilo glicemico.

Fieno greco: diversi studi affermano che i semi di fieno greco aiutano nella lotta al diabete. Uno studio pubblicato nel 2001 sul The Journal of the Association of Physicians of India, ha affermato che i semi di fieno greco sono efficaci nel controllare i livelli di glucosio nel sangue, aumentare la sensibilità all’insulina e diminuire il colesterolo cattivo. Molto probabilmente gli effetti positivi di quest’erba sono dovuti al suo alto apporto di fibre e alla presenza di un aminoacido conosciuto come 4-idrossi-isoleucina, particolarmente utile per stimolare la secrezione d’insulina. I risultati di un’indagine durata3 anni e pubblicata nel 2015 hanno rilevato che le persone con prediabete avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di diabete di tipo 2 durante l’assunzione di semi di fieno greco in polvere.

Gymnema: la Gymnema Sylvestre è un’erba che viene dall’India. Il suo nome significa “zucchero distruttore”. Una revisione del 2013 ha rilevato che le persone con diabete sia di tipo 1 che di tipo 2 che assumevano gymnema hanno mostrato segni di miglioramento. Nelle persone con diabete di tipo 1 che hanno assunto l’estratto di foglie per 18 mesi, i livelli di zucchero nel sangue a digiuno sono diminuiti significativamente, rispetto a un gruppo che ha ricevuto solo insulina. Altri test con gymnema hanno scoperto che le persone con diabete di tipo 2 hanno risposto bene sia alla foglia che al suo estratto per vari periodi.

Prima di assumere qualsiasi tipo di rimedio naturale, è molto importante parlare con il proprio medico, che può suggerire il corretto uso e le dosi giuste. Inoltre, alcune erbe possono interagire con altri farmaci che svolgono lo stesso lavoro, come fluidificanti del sangue e farmaci per la pressione alta.

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