ROMA – Diabete, giovedì 14 novembre la giornata mondiale di questa malattia metabolica che colpisce 370 milioni di persone nel mondo. Una cifra già altissima ma destinata ad aumentare, secondo le previsioni dell’International Diabetes Federation: se non si ferma questa “epidemia” nel 2023 le persone con problemi di glicemia saranno quasi un miliardo, con un aumento del diabete innescato dall‘obesità del 50%. Con i conseguenti costi per la sanità.
Ma prevenire il diabete è possibile, sottolineano gli esperti. Innanzitutto controllando, almeno ogni tre anni, la glicemia, soprattutto dopo i 45 anni. Facendo attività fisica con regolarità, facendo attenzione al livello di trigliceridi e colesterolo cattivo nel sangue, evitando o comunque diminuendo molto l’alcol.
Oggi il diabete può essere solo curato e non guarito, con insuline basali per il diabete di tipo 1 e farmaci orali per quello di tipo 2. Con gli anni, però, si potrebbe ottenere una remissione, almeno momentanea, della malattia con l’impianto di pancreas artificiali. E con nuovi farmaci: gliflozine per inibire il riassorbimento degli zuccheri da parte dei reni, incretine per facilitare la produzione di insulina, oltre che insuline innovative che permettano di coprire, con una sola iniezione ogni 48 ore, un’intera settimana.
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