Diabete, più rischi per chi soffre di insufficienza cardiaca
15 Maggio 2017 - di Mari
Il diabete aumenta il rischio di morte nei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care che ha analizzato i dati di circa 9.500 pazienti con insufficienza cardiaca cronica iscritti nel registro della Società Europea di Cardiologia.
In particolare nella ricerca, cui hanno contribuito studiosi dell’università di Verona, si è visto che nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica la prevalenza di diabete è molto elevata, pari al 36,5 per cento, cioè oltre un paziente su tre.
I pazienti sono stati seguiti per un anno, e in questo periodo si è registrata una mortalità complessiva pari all’8 per cento, mentre l’11 per cento è stato ricoverato per scompenso cardiaco. Quelli con insufficienza cardiaca cronica e diabete hanno mostrato tassi di mortalità totale (9,4 per cento contro 7,2 per cento), mortalità per cause cardiovascolari (4,8 per cento contro 3,8 per cento) e ospedalizzazione per scompenso cardiaco (13,8 per cento contro 9,3 per cento) maggiori di quelli osservati nei pazienti non diabetici, indipendentemente dall’eventuale coesistenza di altri fattori di rischio cardiovascolare.
Lo studio ha anche documentato che un peggior grado di compenso glicemico del diabete è associato ad un maggiore rischio di mortalità.
Il diabete quindi riduce la sopravvivenza dei pazienti con insufficienza cardiaca cronica e chi ne soffre deve essere quindi considerato ad alto rischio cardiovascolare.
Per una migliore terapia, secondo le linee guida della Società Europea di Cardiologia, sarebbe opportuna una gestione integrata del paziente tra cardiologo, diabetologo e medico di famiglia, oltre ad una diagnosi tempestiva di diabete nei pazienti con insufficienza cardiaca.