Denti e diabete, rischio triplicato di parodontopatia

Denti e diabete, rischio triplicato di parodontopatia

21 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi soffre di diabete ha un rischio tre volte superiore di ammalarsi di parodontopatia (una malattia che comporta la perdita di osso intorno alla radice dei denti) e, viceversa, chi soffre di questa malattia dei denti ha una maggiore tendenza a sviluppare il diabete. Otto milioni di italiani soffrono di parodontopatia e l’11% della popolazione occidentale (circa 800.000.000 milioni di persone) ne è affetta in forma severa con mobilità, spostamento e perdita dentale.

“La parodontopatia, se non trattata, non solo può portare alla perdita dei denti – dice Mario Aimetti, presidente della Società italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp) – ma è anche la seconda causa di infiammazione cronica sistemica dopo l’obesità. Questo impatto sistemico influenza l’insorgenza e il decorso del diabete. Esiste infatti una relazione diretta tra la gravità e l’estensione della parodontopatia e il peggioramento del controllo glicemico“.

Da pochi anni la parodontite è stata riconosciuta come una delle complicanze tipiche (la sesta) del diabete. Nel diabetico la malattia gengivale appare più grave e più frequente, specie se la malattia metabolica non è ben controllata, ovvero se il paziente ha degli sbalzi glicemici. Con buona probabilità il diabetico soffre di forme di parodontite più gravi perché la malattia si associa a caratteristiche alterazioni del sistema immunitario, a problemi del microcircolo periferico e più in generale all’alterato trofismo sia della componente cellulare che extracellulare.

Tutto ciò porta a rallentati processi di guarigione delle ferite in tutto il corpo, anche nel cavo orale, nonché a una predisposizione a processi infettivi. Si pensa, inoltre, che il difficile controllo glicemico abbia un ruolo diretto anche sulla proliferazione e selezione batterica del cavo orale (gli zuccheri sono infatti una componente nutrizionale essenziale per i batteri della bocca). Gli sbalzi glicemici tipici del diabete, riflettendosi in livelli alterati del glucosio salivare (e prima ancora di un fluido gengivale detto crevicolare) potrebbero così favorire la crescita e la prevalenza di microrganismi più insidiosi o comunque differenti rispetto alla popolazione in generale.

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