Diabete: sì olio di oliva e legumi, no burro, carne rossa…
17 Settembre 2016 - di Mari
ROMA – Diabete, sì ad olio di oliva, verdura, legumi e pesce, no a burro, carne rossa, formaggi stagionati e olio di palma. La dieta per contrastare una delle malattie più diffuse nell’era moderna e contemporanea arriva dal professor Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di diabetologia, che ricorda i risultati di uno studio appena presentato al Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd).
Questo studio dimostra gli effetti riparatori della dieta mediterranea sui vasi sanguigni, con un conseguente effetto preventivo di complicanze cardiovascolari nelle persone che soffrono di diabete.
Innanzitutto, quindi, va privilegiato l’olio di oliva, che ha specifici effetti benefici sui vasi sanguigni e stimola un processo di protezione dall’aterosclerosi.
Seguono le fibre, presenti in legumi, ortaggi e insalate. Come sottolinea Sesti, ”le fibre hanno un duplice effetto. Da un lato rallentano l’assorbimento degli zuccheri semplici, contenuti ad esempio in dolci, pasta e pane, e dall’altro rallentano l’assorbimento dei grassi con un effetto anticolesterolo”. Per questo, il consiglio è di consumarle anche prima del pranzo.
Promosso anche il pesce azzurro, come sardine, sgombri e alici. Preziosi nella dieta del diabetico sono pure i polifenoli, molecole che aiutano a controllare la glicemia: sono contenuti nella buccia della mela, nel tè verde ma anche in alcuni componenti del caffè, un cui ”consumo moderato – afferma Sesti – ha dunque un effetto protettivo sui diabetici”.
La pasta fa parte della dieta mediterranea, ma ha anche un indice glicemico alto, per cui chi soffre di diabete dovrebbe limitarne il consumo, così come di pane: meglio, in ogni caso, scegliere pane e pasta integrali, che hanno un buon apporto di fibre. E attenzione anche alla frutta, che ha un elevato contenuto di zucchero.
Bocciati, invece, la carne rossa, il burro ed i formaggi stagionati (consentiti solo in piccolo quantità). No pure ai dolci, alle patate, alla pizza ed alle bevande zuccherate (queste ultime contengono fruttosio, che aumenta la glicemia).
Basti pensare, sottolinea Sesti, che ”il solo consumare in eccesso carni rosse, fruttosio e burro aumenta il rischio generale di sviluppare il diabete entro quattro anni del 400%”. Un altro bocciato è l‘olio di palma, già sotto accusa per i suoi effetti sulla salute: ”In relazione al rischio diabete – rileva Sesti – va ricordato che l’olio di palma accresce il rischio di insulino-resistenza, che è il primo passo per lo sviluppo del diabete. E’ per questo sconsigliato a chi ha già il diabete ma anche alla popolazione generale”.
Con un’attenzione particolare per i bambini, tra i quali è in aumento il tasso di obesità: ”Il consiglio è dunque limitare l’utilizzo di prodotti e merendine confezionate, che spesso contengono tale elemento, preferendo cibi più semplici e casalinghi, cercando sempre di leggere attentamente l’etichetta nutrizionale dei prodotti che si acquistano”.