Dieta mediterranea contro tumori, come vanno cucinati i cibi
10 Agosto 2016 - di Mari
ROMA – La dieta mediterranea protegge dai tumori, in particolare da quelli al collo e alla testa. Ma oltre a mangiare certi alimenti, come frutta, verdura, latticini e pesce, bisogna sapere come cucinarli. Sull’importanza della cottura degli alimenti, soprattutto degli ortaggi, ecco i consigli dello chef Alessandro Circiello, presidente della Federazione italiana cuochi Regione Lazio, che all’AdnKronos sottolinea: “Sono davvero tanti gli alimenti utili in questo senso e fondamentali sono le maniere in cui questi devono essere cucinati, per trarne il maggior beneficio possibile”.
Circiello ricorda di aver realizzato uno studio in collaborazione con la Fondazione Gemelli sul broccolo. E spiega:
“Questa verdura è fonte di sostanze nutritive fondamentali per la nostra salute, ma se bollita disperde l’80% delle sue caratteristiche, il 70% se fatta al vapore. Affinché disperda solo il 30% del suo valore nutritivo va cucinata in padella, prima a fiamma moderata per un minuto, poi a fiamma media per altri cinque minuti, dopo aver aggiunto uno o due bicchieri d’acqua. Così facendo il broccolo conserva non soltanto le sue proprietà, ma si presenta anche con un bellissimo effetto cromatico e croccante al palato”.
Anche la cottura della carne ha le sue regole. Spiega ancora Circiello:
“Sempre nell’ottica della prevenzione è interessante aprire una parentesi sulla cottura della carne. Quando la si cuoce in padella, bisogna fare attenzione ad aggiungere l’olio solo in un secondo momento. Infatti, quando la padella, a 250 gradi centigradi, viene a contatto con la carne a 4 gradi centigradi circa, subisce uno sbalzo termico, stabilizzandosi a una temperatura di circa 170 gradi centigradi: a questo punto si aggiunge l’olio sopra la carne, in modo che non raggiunga temperature troppo alte, che lo porterebbero al suo punto di fumo, rendendolo quindi una sostanza cancerogena. Sono piccoli accorgimenti, che possono essere adottati tranquillamente in casa, e fare la differenza a livello di salute”.