Dieta mediterranea: olio, pomodoro, vino… Usa batte Italia
14 Marzo 2016 - di Mari
ROMA – Dieta mediterranea, gli Stati Uniti insidiano l’Italia. In America aumentano i consumi di olio di oliva e vino, ma anche di passata di pomodoro. E il primato di longevità degli italiani, garantito proprio da questo tipo di alimentazione che ha un’origine antica, rischia di essere battuto, come spiega Roberta Maresci sul Tempo.
Gli Stati Uniti sono saldamente in testa nella classifica dei consumatori mondiali di conserve di pomodoro, sottolinea la Coldiretti. Un risultato acquisito in realtà soprattutto grazie all’abitudine tutta americana di condire i cibi con il ketchup anche se è in forte crescita il mercato dei derivati tradizionalmente tricolori come passata, polpa o pelati.
Gli Stati Uniti hanno anche superato l’Italia nel consumo di vino, e sono diventati, insieme a Italia e Spagna, uno dei tre massimi consumatori di olio di oliva. Un comportamento frutto della rivoluzione in atto nei consumi mondiali, che sta sovvertendo i luoghi comuni anche con l’affermarsi di stili alimentari estranei al patrimonio culturale e produttivo storico in diversi Paesi.
“Da patria degli hamburger, il mercato Usa – sottolinea la Coldiretti – è diventato anche quello a più forte consumo di vino e con 30,7 milioni di ettolitri sorpassa Francia e Italia”.
Negli ultimi dieci anninegli Stati Uniti sono esplosi i consumi di vino del 15% e quelli di olio del 38% mentre a differenza in Italia si è verificato un calo rispettivamente del 24% per il vino e del 31% per l’olio di oliva. Non è un caso che gli Stati Uniti fanno registrare il record mondiale dei consumi di pizza con una media di 13 chili per persona all’anno, quasi il doppio di quella degli italiani che si collocano al secondo posto con una media di 7,6 chili a testa”.
Si deve a questo l’anticipazione della decisione italiana di candidare la pizza a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco: infatti anche gli Stati Uniti volevano proporla, scippando così all’Italia un piatto nazionale. Questo dopo che nel 2010 la stessa dieta mediterranea è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco.
Ma quali sono esattamente i pilastri della dieta mediterranea? Come ricorda la Coldiretti sono
“pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito agli italiani fino ad ora di conquistare il record nella longevità: nell’Unione Europea l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un primato che è messo a rischio dal cambiamento delle abitudini alimentari come dimostra la presenza di 27 milioni di italiani obesi (quasi sei milioni) o in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% del totale”.