Dieta mediterranea per il cervello: frena invecchiamento
9 Gennaio 2017 - di Mari
EDIMBURGO – La dieta mediterranea non fa solo bene alla salute, ma protegge anche il cervello, rallentandone l’invecchiamento. Negli anziani che la seguono, infatti, il cervello si restringe meno rispetto a chi non l’ha adottata. E’ quanto dimostra uno studio dell’università di Edimburgo, pubblicato sulla rivista Neurology.
La dieta mediterranea ha i suoi pilastri in frutta, verdura, olio d’oliva, legumi e cereali, un moderato consumo di pesce, formaggio e vino e poca carne rossa e pollame.
”Quando invecchiamo, il cervello si restringe e perdiamo cellule cerebrali: tutto ciò influisce sulla memoria e l’apprendimento, spiega Michelle Luciano, coordinatrice dello studio. La nostra ricerca aggiunge un altro tassello ai tanti che indicano l’impatto positivo della dieta mediterranea sulla salute del cervello”.
I ricercatori hanno raccolto le informazioni sulle abitudini alimentari di 967 persone sane di circa 70 anni. A 562 di loro hanno fatto una risonanza magnetica a 73 anni per misurare il volume del cervello, della materia grigia e lo spessore della corteccia, che è lo strato più esterno.
Dopo tre anni a 401 di loro hanno fatto una seconda risonanza magnetica, per valutare l’impatto della dieta mediterranea. Si è così visto che chi non l’aveva adottata aveva subito la perdita maggiore di volume del cervello rispetto a chi invece l’aveva seguita bene: una differenza dello 0,5% nel volume cerebrale, pari alla metà di quello che si ha col normale invecchiamento.
Non è stata invece trovata una relazione tra dieta mediterranea, volume della materia grigia e spessore della corteccia, né tra il consumo di pesce e carne e cambiamenti del cervello, contrariamente a quanto rilevato da altri studi.
”E’ possibile che altri componenti della dieta mediterranea abbiano questo impatto o la loro combinazione presi tutti insieme, conclude Luciano. Il nostro studio evidenzia come la dieta dia una protezione di lunga durata al cervello”.