Dieta mediterranea e udito: -30% possibilità di diventare sordi
20 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale
La dieta mediterranea è alleata dell’udito. Le persone che mangiano più frutta, verdura, legumi, frutti di mare e pesce hanno meno probabilità di sperimentare un peggioramento dell’udito. E’ quanto emerge da uno studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston, nel Massachusetts. Le persone la cui dieta è stata il più vicino possibile a quella mediterranea hanno riscontrato un rischio fino al 30% inferiore di sordità. Carotenoidi, trovati in zucca, carote e arance; acido folico da verdure a foglia verde e legumi; acidi grassi omega-3 dei pesci. Questi alimenti sono stati tutti collegati alla riduzione della perdita dell’udito.
Come si legge sul Daily Mail, gli scienziati hanno analizzato i casi di 3.135 donne con un’età media di 59 anni. La loro capacità uditiva è stata testata per un periodo di tre anni e i ricercatori hanno esaminato 20 anni di informazioni sulla loro dieta. “Una percezione comune è che la perdita dell’udito sia una parte inevitabile del processo di invecchiamento”, ha affermato la dottoressa Sharon Curhan. “Tuttavia, la nostra ricerca si concentra su cose che possiamo cambiare nella nostra dieta e stile di vita per prevenire la perdita dell’udito o ritardarne la progressione. I benefici dell’adesione a modelli dietetici salutari sono stati associati a numerosi esiti positivi per la salute e un’alimentazione sana può anche contribuire a ridurre il rischio di perdita dell’udito”.
Un italiano su dieci ha problemi di udito, un problema che riguarda soprattutto gli anziani ma anche i più giovani. La maggior parte dei soggetti con problemi (37%) ha più di 74 anni ma sono recentemente aumentati i casi di ipoacusia nei giovani fra i 15 e i 24 anni (dal 3% del 2012 al 4,2% del 2015) e nelle fasce di età intermedie. Tale incremento è legato non solo allo stile di vita moderno ma anche alla scarsa sensibilità del pubblico circa i problemi dell’udito, visto che il 54% degli italiani non si è mai sottoposto al test audiometrico.