Dieta mediterranea per vivere più a lungo, grazie all’enzima “telomerasi”
6 Maggio 2013 - di Mari
ROMA – La migliore medicina contro l’invecchiamento? La dieta mediterranea. E non è un modo per dire che mangiare molta frutta, verdura, legumi, cereali e pesce fa bene. Questo tipo di alimentazione agisce a livello delle singole cellule impedendone il deterioramento.
Come? Opponendosi all’allungamento dei telomeri, cioè le parti terminali dei cromosomi, e influenzando l’attività della telomerasi, l’enzima che permette di ”costruire” i telomeri impedendone l’accorciamento. Tanto che allo studio c’è un farmaco che agisce sullo stesso enzima. Ma gli esperti sono concordi nel ritenere che la dieta mediterranea sia la migliore terapia antinvecchiamento.
La scoperta arriva da uno studio, pubblicato sulla rivista PLOS One, condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria della Seconda Università di Napoli guidati da Giuseppe Paolisso, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG).
I medici hanno coinvolto 217 anziani, suddividendoli in gruppi in base all’aderenza, più o meno stretta, alla dieta mediterranea e analizzandone quindi i globuli bianchi.
”Abbiamo studiato i telomeri, la parte terminale dei cromosomi che sappiamo essere una sorta di ‘orologio’ cellulare – spiega Giuseppe Paolisso – A ogni divisione della cellula si accorciano fino ad arrivare a una soglia critica, oltre la quale non possono più diminuire; è a questo punto che parte il processo di invecchiamento cellulare. Sapevamo già che la dieta mediterranea si ‘oppone’ all’accorciamento dei telomeri: siamo perciò andati a valutare i telomeri dei globuli bianchi dei partecipanti allo studio per capire se e soprattutto come l’alimentazione incida sulla loro lunghezza”.
I risultati mostrano chiaramente che una dieta equilibrata influenza l’attività della telomerasi, l’enzima che permette di ”costruire” i telomeri impedendone l’accorciamento. ”Tanto più i soggetti seguivano una dieta mediterranea, quanto più risultava attivo l’enzima. Avere individuato che su questo ‘interruttore’ cellulare agiscono i nutrienti di un’alimentazione sana e bilanciata, in cui siano abbondanti frutta, verdura, legumi, pesce fresco e cibi a basso contenuto di grassi, evidenzia il meccanismo che permette alla dieta di mediterranea di favorire la longevita’ ed e’ un’ulteriore prova della sua spiccata capacità antiaging, che si può ormai ritenere un vero e proprio farmaco”.
Attenzione però: l’effetto si ottiene dal mix equilibrato dei diversi nutrienti e gli stessi vantaggi non sembrano raggiungibili attraverso integratori, per quanto associati a ricreare il più possibile il ”cocktail” che emerge da un’alimentazione sana. Esiste tuttavia una sostanza che agisce sulla telomerasi, attivandola: già in commercio negli Stati Uniti come integratore, è tuttora in sperimentazione clinica. ”Per il momento l’unico modo certo per rallentare l’invecchiamento è aderire ai principi della dieta mediterranea”.