Dieta e tiroide: cosa mangiare per dimagrire in caso di ipotiroidismo

Dieta e tiroide: cosa mangiare per dimagrire in caso di ipotiroidismo

22 Ottobre 2018 - di Claudia Montanari

ROMA – In caso di problemi alla tiroide sarebbe buona regola seguire una particolare dieta alimentare per tenere il peso sotto controllo. Chi soffre di ipotiroidismo, infatti, ha la tendenza ad ingrassare ma un modo per tenere a bada l’aumento di peso esiste. Oltre ad assumere farmaci adeguati, infatti, è necessario seguire un regime alimentare strategico. La tiroide, come è noto, produce un ormone che regola il metabolismo osseo, glucidico e lipidico. Un eccesso (ipertiroidismo) o una diminuzione (ipotiroidismo) di produzione di questo ormone provoca degli squilibri all’organismo che possono essere anche molto gravi.

Una delle cause più comuni che portano a problemi di tiroide è la carenza di iodio, elemento che aumenta la produzione di tiroxina, favorendo così un miglioramento dell’attività della ghiandola tiroidea. Si assume solamente attraverso l’alimentazione che dovrebbe essere il più varia possibile con consumo di cibi a più alto contenuto del micronutriente.

A tal proposito la dottoressa Serena Missori, che insieme al collega Alessandro Gelli ha scritto il libro “La dieta della tiroide” in cui si approfondisce il legame tra tiroide e alimentazione, spiega che una dieta amica della tiroide prevede il consumo di alimenti antinfiammatori e nutrienti di cui il corpo necessita per un ottimale funzionamento tiroideo, intestinale, surrenalico (Iodio, Selenio, Zinco, Ferro, vitamine B, vitamina A, vitamine D, acidi grassi Omega 3, proteine, in particolar modo tirosina e aminoacidi). Necessario invece evitare alimenti infiammatori come gli alimenti raffinati, confezionati, zuccheri e grassi idrogenati, curando l’intestino e promuovendo la disintossicazione attraverso l’eliminazione di tossine e metalli pesanti.

Quali sono i cibi ricchi di iodio e amici della tiroide? Puntate su cibi come molluschi (ricchi anche di proteine ad elevato valore biologico con poche calorie)  e il pesce, accompagnati da verdure che stimolano la diuresi e migliorano il transito intestinale. Ancora, altri alimenti ricchi di iodio sono le lenticchie, le noci, i pistacchi, le nocciole, il cocco, le mele, l’ananas e il mango, che vi consentiranno di raggiungere il fabbisogno giornaliero per questa sostanza, pari a 150 microgrammi. Anche le alghe costituiscono un’ottima fonte di iodio, è bene però non abusarne in quanto hanno livelli di iodio molto elevati e questo potrebbe peggiorare le condizioni e portare alla produzione di anticorpi.

Un’altra sostanza molto importante per il corretto funzionamento della tiroide è il selenio, che si può trovare nei cereali, carne e pesce. Anche l’olio di cocco stimola l’attività della tiroide, mentre il caffè andrebbe escluso in quanto blocca l’assorbimento della levotiroxina e l’alcol che può alterare la produzione e l’azione degli ormoni tiroidei.

Per i condimenti possiamo usare un paio di cucchiaio di olio extravergine di oliva al giorno e un cucchiaino di sale iodato o marino integrale, oltre a spezie, aromi, limone e aceto. Se durante la giornata avvertite i morsi della fame potete gustare carote, finocchi e sedano, accompagnati ovviamente dall’acqua naturale, indispensabile per il benessere dell’organismo.

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