Dimagrire, il gesto da evitare quando si mangia
10 Febbraio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale
Quando siamo a dieta e vogliamo dimagrire ogni dettaglio sulla perdita di peso può fare la differenza. Nessun riferimento a prodotti o gesti miracolosi, ma solo buon senso.
Come si legge sul Daily Mail, un recente studio della Stevens University di New York, pubblicato sul Journal of Retailing, ha affermato che sebbene mangiare con le mani aumenti la percezione del gusto, allo stesso tempo, questo semplice gesto può far aumentare di peso. Ciò significa che ancor prima che il cibo raggiunga la bocca, toccarlo fa pensare al cervello che è più gustoso e più soddisfacente di quanto sarebbe se usassimo le posate.
Tuttavia i ricercatori, che hanno analizzato due diversi gruppi di partecipanti (45 volontari e 145 studenti), sottolineano che gli effetti sono stati tali solo nelle persone che in genere limitano la loro dieta. Quelle che tendono a mangiare ciò che vogliono non hanno trovato il cibo più gustoso se lo hanno tenuto per le mani.
La professoressa ricercatrice Adriana Madzharov ha dichiarato: “È un effetto interessante. È una piccola modifica ma può cambiare il modo in cui le persone valutano il tuo prodotto. I due gruppi non sembrano elaborare le informazioni sensoriali allo stesso modo. Per le persone che controllano regolarmente il consumo di cibo, il tocco diretto innesca una risposta sensoriale migliorata, rendendo il cibo più desiderabile e attraente”.
Bisogna ricordare che c’è un altro mito da sfatare duro a morire, ovvero quello secondo il quale mangiare poco e velocemente, magari in piedi, sia un buon trucco per perdere peso: “Bisogna mangiare seduti e lentamente. Saltare i pasti è una pessima abitudine ma spesso le persone lo fanno per togliere qualche caloria”, ha spiegato la Dottoressa Emiliana Pesce. Naturalmente, per “mangiare poco” non si intende una fetta di pizza o un sandwich, come spiega la biologa Teresa Pesce: “Più corretto mangiare un secondo con contorno piuttosto che una fetta di pizza o un sandwich perché ha più grassi e calorie, nonostante la porzione risulti quantitativamente minore”.