Salute

Pancia e grasso: quando non mangiare i carboidrati per dimagrire

ROMA – Quando si è a dieta con l’obiettivo di dimagrire, la questione dei carboidrati è tra le più spinosa. Secondo gli esperti, i carboidrati non andrebbero mai banditi all’interno di una dieta sana ma, indubbiamente, dovrebbero essere gestiti in modo corretto. La perdita di peso è il risultato di un buon metabolismo, la cui attività è in funzione dell’energia che riceve. I carboidrati sono proprio la principale fonte energetica del nostro organismo. Il problema non sta tanto nella quantità dei carboidrati inseriti nella dieta, quanto nella loro gestione.

Se stai cercando di dimagrire è fondamentale evitare di mangiare carboidrati raffinati al momento della colazione. Lo specifica il sito Express, spiegando che: “I carboidrati raffinati includono alimenti come pane bianco e pasticcini. Possono fornirti una gustosa colazione ma non ti prepareranno adeguatamente per il giorno”. 

“Il momento più importante per mangiare un pasto bilanciato è a colazione, così ti carichi per il giorno e mantieni costante il livello di zucchero nel sangue”, ha detto a PopSugar Shauna Sacco, un dietista registrato e personal trainer certificato a Houston. “Può essere difficile trovare buone opzioni per la colazione perché siamo spesso in giro o cediamo a opzioni più dolci come i pancake”.

Quale colazione può contribuire a farci sentire sazi nel resto della giornata?Secondo il sito britannico quella che include proteine, soprattutto se combinate con carboidrati non raffinati a colazione. Per l’Institute of Food Technologists, le colazioni ad alto contenuto proteico riducono la quantità di grelina – un ormone che stimola una sensazione di fame – nel flusso sanguigno in modo più efficiente di quella colazione piena di carboidrati.

Le proteine ​​dovrebbero costituire il 15-20% di una colazione (circa 13-20 g di proteine). Per esempio: uova, noci, semi, latticini e latte di soia. Harry Jameson, Elite Performance Coach, ricorda i benefici di una colazione ad alto contenuto proteico che “regolerà i livelli di zucchero nel sangue e di energia durante il giorno ed eviterà picchi di energia rapidi”.

Sarebbe preferibile scegliere farina d’avena o toast integrali con frutta fresca o secca, evitando i carboidrati raffinati. Una colazione che includa cereali integrali può aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari, aiutarti a sentirti sveglio e può migliorare la vigilanza e la memoria.

Importante anche l’orario della colazione, massimo entro un’ora dal risveglio. In generale, prima di optare per qualsiasi scelta drastica nella dieta, è fondamentale rivolgersi a uno specialista, che potrà consigliarci se una colazione proteica fa al caso nostro oppure è meglio focalizzarsi su altri tipi di cibo.

Claudia Montanari

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