COLUMBUS (USA) – Donne al lavoro, attenzione agli straordinari: aumentano il rischio di mortalità precoce e di ammalarsi di patologie come diabete, tumori e malattie cardiovascolari. Ebbene sì: lavorare troppo fa male, può persino uccidere. Non solo se si soffre di workaholism, una vera e propria patologia di dipendenza dal lavoro, ma anche, semplicemente, se si è costrette a lavorare molto per questioni “tecniche”, se così si possono definire.
Uno studio condotto dall’americana Ohio State University e pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine ha infatti dimostrato che le donne che lavorano oltre 60 ore settimanali, per 30 anni, hanno un rischio triplicato di ammalarsi di diabete, cancro e malattie cardiovascolari.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 7.500 persone seguite per oltre 30 anni nella National Longitudinal Survey of Youth. Confrontando gli orari di lavoro e i problemi di salute, i ricercatori hanno scoperto che le donne che lavorano per oltre 60 ore a settimana, a distanza di 30 anni, hanno tre volte più probabilità di ammalarsi.
Il rischio aumenta una volta superate le 40 ore lavorative settimanali e cresce ancora di più quando si va oltre le 50 ore. Gli uomini, al contrario, sembrano beneficiare del troppo lavoro. “Le donne, soprattutto quelle che devono destreggiarsi tra più ruoli, risentono maggiormente del lavoro troppo intenso e finiscono con lo spianare la strada ad una serie di malattie e disabilita’”, ha detto Allard Dembe, autore dello studio.
Per anni, la soglia dei 10mila passi al giorno è stata considerata il punto di…
Il ritorno sotto i riflettori di Meghan Markle non passa mai inosservato. Dopo aver abbandonato…
Se la ricerca dell’amore maturo sembrava una scommessa televisiva, il successo della prima stagione italiana…
L’estate 2025 è alle porte e, come ogni anno, è tempo di pensare a dove…
Camminare è una delle attività fisiche più semplici e accessibili, ma i suoi benefici sono…
L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella performance atletica. Che si tratti di sport agonistico o…