Dormire poco diminuisce l’autocontrollo. E aumenta l’aggressività
7 Luglio 2015 - di Mari
ROMA – Dormire poco o male diminuisce le capacità di autocontrollo. E’ quanto rivela uno studio della Clemson University, nella Carolina del Sud (Stati Uniti), che ha dimostrato che nelle persone che non hanno un sonno regolare c’è una maggiore propensione a prendere decisioni avventate e ad agire di impulso.
Come spiega la dottoressa Alessia Fistola, psicologa clinica per l’infanzia, su Medicitalia, l‘autocontrollo è alla base del processo decisionale dell’essere umano: permette di modulare le risposte e di gestire gli impulsi in previsione del raggiungimento di obiettivi a lungo termine. Inoltre facilita il processo di adattamento alle nuove situazioni.
Se si dorme male, svegliandosi spesso la notte o dormendo poche ore, si ha un effetto negativo sulla funzione endocrina e metabolica, la stessa che porta ad aumento di peso, ad ipertensione e ad alcune malattie.
Questo studio suggerisce anche che la scarsità o cattiva qualità del sonno causa un abbassamento dei livelli di autocontrollo, che provoca un aumento dell‘ostilità nelle relazioni.
Spiega la dottoressa Fistola: “Per spiegare una diminuzione dell’autocontrollo si è fatto riferimento a due diversi modelli. Il primo rintraccia i fattori causali nella disponibilità limitata di risorse interne: se ci dedichiamo a mantenere sempre un certo livello di autocontrollo, prima o poi le risorse energetiche a disposizione diminuiranno, proprio come accade dopo aver svolto un’attività fisica intensa. Finora gli studi hanno individuato nel glucosio la risorsa energetica principale, ma sarebbe necessario approfondire il ruolo svolto anche da altre sostanze. Il secondo modello si incentra su fattori prettamente psicologici e non fisiologici, nello specifico il ruolo della motivazione e la possibilità di compiere sforzi in previsione del raggiungimento di obiettivi. (…) I due fattori sono reciprocamente influenzati perché il desiderio di riposare in maniera corretta potrebbe favorire il recupero delle energie; al contrario, per quanto potrebbe essere forte il desiderio di restare svegli, un calo dell’energia produrrebbe comunque una forte sonnolenza”.